CONCORSI A PUBBLICI IMPIEGHI
T.A.R. Lazio Roma Sez. I quater, Sent., 03-03-2010, n. 3301
Fatto - Diritto P.Q.M.
Svolgimento del processo - Motivi della decisione

il provvedimento impugnato ha giudicato non idonea la ricorrente con la seguente diagnosi:

" "tatuaggio esimente" art. 123, lettera c) del decreto legislativo 443/1992";

Visto l'art. 123, lettera c), del decreto legislativo n. 443/1992, di cui l'atto impugnato ha inteso fare applicazione;

Considerato che esso prevede "i tatuaggi sono motivo di non idoneità quando, per la loro sede o natura, siano deturpanti o per il loro contenuto siano indice di personalità abnorme";

Vista la documentazione fotografica in atti, riproducente il tatuaggio ritenuto esimente;

Considerato che quel tatuaggio, per dimensioni, collocazione e oggetto, non concreta deturpazione o "indice di personalità abnorme", sicché l'atto impugnato appare affetto dai rilevanti vizi valutativi denunciati in ricorso;

Ritenuto pertanto che il ricorso in epigrafe debba essere accolto; e che per l'effetto debba essere annullato l'impugnato provvedimento;

Considerato, quanto alla pronuncia sulle spese, che questo Tribunale si è già pronunciato su fattispecie analoghe (v. ad esempio la sentenza n. 10944/2009, come rettificata da provvedimento di correzione di errore materiale n. 175/2010), e che dunque la presente vicenda non costituisce più fattispecie peculiare, tale da giustificare - come per i casi precedenti - la compensazione;

Considerato pertanto che le spese di giudizio debbono seguire la soccombenza ai sensi dell'articolo 91 del codice di procedura civile;

Ritenuto di liquidare dette spese in Euro 1000,00.
P.Q.M.

Il Tribunale amministrativo regionale accoglie il ricorso in epigrafe.

Condanna l'Amministrazione intimata al rimborso delle spese di giudizio di parte ricorrente.

Liquida dette spese in Euro 1000,00.

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.

Così deciso in Roma nella camera di consiglio del 18 febbraio 2010.

Pio Guerrieri, Presidente

Giancarlo Luttazi, Consigliere, Estensore

Michelangelo Francavilla, Primo Referendario