(Interviste raccolte da Sara Pompei e Giada Valdannini)
 
 
(Interviste raccolte da Sara Pompei e Giada Valdannini)
 

 

 

 

 

 

«Contributo utile, ma ora il confronto»
Franceschini
 
 
«Il confronto nel vasto mondo dell'opposizione rispetto la rappresentanza sociale è necessario» commenta il coordinatore nazionale della Margherita, Dario Franceschini. «Il documento pur essendo un contributo molto utile, si occupa dell'area sociale della Fiom. Ci sono altri aspetti da considerare, come il lavoro autonomo e le piccole e medie imprese». Aggiunge, «Ci sono soluzioni che andrebbero discusse intorno ad un tavolo. C'è bisogno di programmi che nascano da un lungo lungo confronto programmatico - spiega il deputato della Margherita - il culto delle privatizzazioni e delle liberalizzazioni nei servizi essenziali, non funzionano più nel momento in cui aumenta la competitività. C'è bisogno di maggiori tutele per le fasce più deboli, bisogna discutere la presenza del pubblico come calmieratore nel campo dei servizi essenziali».
 
«Impulso che la sinistra deve accogliere»
Gianni
 
 
«Dal principale sindacato italiano di categoria arriva un impulso che nessuno da sinistra può far finta di non aver capito o sentito». Con queste parole Alfonso Gianni (Prc) commenta il documento presentato dalla Fiom, il cui contenuto - dice - «da un contributo significativo alla costruzione di un programma di opposizione e di alternativa di governo». La piattaforma programmatica - aggiunge - ha estrema rilevanza perché «affonda negli immediati bisogni dei cittadini e deve costituire la spina dorsale dell'operato delle sinistre». «Con l'obiettivo di capovolgere la politica antisociale del governo». Si dice poi assolutamente favorevole a sostenere i punti del documento, «tanto più quando si parla di abrogazione dell'articolo 30, di questione salariale, di contenimento delle imposte e del diretto intervento pubblico nell'ecomia». E sottolinea «diretto» - perché - «tra intervento pubblico diretto e intervento pubblico in sè, c'è una grande differenza». «Come Prc - conclude - stiamo lavorando in incontri che ci permettano di tradurre l'impegno in risposte concrete».
 
«Mi sento
di condividere tutti i punti»
Intini
 
 
«L'equazione "aumento del precariato uguale aumento della competitività" fa acqua da tutte le parti». A dirlo è Ugo Intini (Sdi) che nel commentare il documento Fiom, non lesina un severo attacco alla politica del governo. Favorevole è invece alla piattaforma programmatica Fiom, di cui dice: «Condivido tutti i punti». E aggiunge: «Nonostante non approvi l'approccio dogmatico alla questione dell'intervento pubblico, sono sulla stessa lunghezza d'onda dei metalmeccanici quando si parla di fiscal-drag». «Ritengo - afferma - che ripristinarlo sia necessario se si vogliono garantire pari diritti per tutti». Tanto più che «il vero problema dell'Italia non sono i salari, seppur bassi rispetto al resto d'Europa, bensì le tasse che mettono le famiglie con le spalle al muro». «L'imposta occulta sull'energia - commenta sarcastico - pesa più delle buste paga ridotte all'osso». Poi, in risposta alla proposta Fiom di interrompere «il processo di frantumazione sociale e politica del paese» che prende il nome di federalismo, dice: «Questo governo rischia di fare dei seri danni accontentando i capricci dei membri della maggioranza. E assecondare la Lega vuol dire mettere in pericolo l'Italia intera». «La storia del nostro paese è storia dei mille campanili e la divisione regionale produrrebbe un drammatico inasprirsi delle spese». Sull'idea della mobilitazione generale, si dice assolutamente favorevole. Ma sottolinea: «Noi siamo per una mobilitazione unitaria che non porti in piazza solo la Fiom e i sindacati, bensì tutte le categorie produttive del paese».
 
«Battaglia
di grande valore»
Realacci
 
 
«Il mercato è un impassibile strumento economico, il quale ignora la giustizia, la morale, la parità, tutti i valori umani». Con le parole di Luigi Einaudi, Ermete Realacci deputato della Margherita sintetizza l'efferatezza del mercato. "E' scontato il compito della politica per orientare il mercato verso la ricerca, la formazione, la qualità e la crescita della produzione", aggiunge. «Hanno un enorme valore queste battaglie. E' sufficiente ricordare la battaglia per l'art. 18. Le politiche economiche e sociali di questo governo sono basate sull'indebolimento dei diritti, e non su un'economia che consente al nostro paese di di sviluppare programmi nell'ambito dell'ecologia». Il deputato della Margherita conclude «Il documento approvato dalla Fiom farà parte del dibattito, per poter ragionare seriamente su un progetto da proporre per il nostro paese».
 
Piattaforma necessaria al cambiamento»
Turco
 
 
«La proposta della Fiom-cgil è un interessante invito alla discussione ed una proposta ad entrare seriamente nel merito del mondo del lavoro e dei diritti sociali» di poche parole la diessina Livia Turco. «C'è bisogno di una riforma sostanziale del welfare state, una redistribuzione del reddito a favore dei meno abbienti». Il documento, approvato lo scorso 6 luglio dalla segreteria nazionale «è una piattaforma che può segnare il passo per la modificazione profonda delle politiche del centrodestra».