Certo che se Castelli non incontra neanche i detenuti... »
L'assessore Luigi Nieri oggi nel penitenziario
 
 
Di fronte all'esplosiva situazione di Regina Coeli, parliamo con Luigi Nieri, assessore del Prc alle politiche per le periferie, che questa mattina incontrerà i detenuti del penitenziario romano.


All'accusa rivolta da Castelli alla sinistra di gettare benzina sul fuoco della rivolta, cosa ti senti di replicare?

Castelli dovrebbe preoccuparsi dei dati che vengono dalle prigioni piuttosto che far riferimento a presunti sobillatori. E' solito dare sfogo alle sue ampie liste di proscrizione ma questa volta la misura è colma. Deve abbassare i toni: qui sono in ballo questioni delicate. Io incontrerò i detenuti perché reputo importante dare grande attenzione alle condizioni che hanno scatenato la rivolta. Questa dovrebbe essere anche la priorità di Castelli.


Dai dati del ministero emerge un quadro sconfortante ma il ministro sembra pronto a rincarare la dose, proponendo l'aumento della capienza sostenibile all'interno delle carceri.

Innalzare la soglia della tollerabilità non fa che aggiungere tragedia a tragedia. Se Castelli l'aumenta da 48mila a 61mila, oltre a derogare al rispetto della persona umana, viola completamente il diritto di ogni individuo alla propria dignità. E' ora invece che il governo si assuma le proprie responsabilità. Ad oggi con 56mila detenuti stipati nelle celle italiane la situazione è già di massima emergenza.


Le nostre carceri traboccano. Dalla fine dello scorso anno a oggi le porte di Regina Coeli si sono aperte per più di 200 persone. Castelli assicura che la situazione non è allarmante.

In prigione finisce troppa gente per reati minori. Dall'indultino a oggi non è cambiato quasi nulla. Prima erano in 57mila dietro le sbarre, ora 56.600. E' necessaria la riforma del codice penale perché dietro le sbarre si deve finire per reati veri. Di Castelli che dire? Lui sa bene la gravità della situazione.

Giada Valdannini