Rifiuti tossici venduti come concime, sette in manette |
Blitz delle forze dell'ordine in Lazio, Campania e Toscana. Trenta gli indagati |
Sono il
Lazio, la Toscana e la Campania le regioni colpite dall'operazione
"Agricoltura biologica", che ha assicurato alla giustizia sette persone che
operavano nel traffico e nello smaltimento illecito di rifiuti speciali. Ben
trenta gli indagati finiti nel mirino degli inquirenti. Tra i reati
ipotizzati c'è anche quello di discarica abusiva e falso. Così sono finiti
in manette i responsabili di un impianto di compostaggio, situato a Magliano
Sabina (Ri), che riciclava fanghi industriali dell'industria conciaria,
conserviera e tessile, contenenti metalli pesanti, materiali tossici e
cancerogeni. Le sostanze riciclate provenivano dalla Toscana e dalla
Campania ma erano destinate ad aziende agricole compiacenti che le
utilizzavano sotto forma di concime per prodotti ortofrutticoli e cereali.
Il tutto a danno dell'ambiente e della salute stessa. Tra gli arrestati c'è
anche il sindaco di Grotte di Castro, Alessandro Viviani, titolare di un
laboratorio di analisi nel Viterbese e su cui pende l'accusa di
compartecipazione al traffico illecito. Indagato a piede libero un
imprenditore di Montalto di Castro che "ospitava" un impianto di
compostaggio all'interno di un terreno di sua proprietà. A condurre
l'inchiesta è stata la procura di Rieti che, con l'aiuto dei carabinieri del
comando tutela ambiente e gli uomini del corpo forestale, ha effettuato
perquisizioni un pò in tutta Italia, portando al sequestro di numerosi
impianti e vari automezzi. «Queste denunce - dichiara Cristiana Avenali,
direttrice di Legambiente Lazio - confermano i dati del rapporto Ecomafie in
cui si evidenzia una crescita esponenziale in tutto il nostro paese di
Ecomafie cresciute nell'illegalità legata al ciclo dei rifiuti». Dal canto
suo, Salvatore Bonadonna, capogruppo Prc alla Regione Lazio, punta l'indice
contro «coloro che in Regione avrebbero già dovuto fare i controlli di
prassi e invece non li hanno fatti» - e denuncia che troppo spesso «la
politica dei rifiuti viene trattata esclusivamente come affare economico,
sottraendola di fatto a qualsiasi controllo pubblico». E conclude «Oggi
presenteremo un'interrogazione in consiglio regionale». I Verdi invece si
costituiranno parte civile nel procedimento che potrebbe scaturire
dall'inchiesta della procura di Rieti.
Giada Valdannini |