Roma, lo scrittore premio Nobel presenta la trasposizione teatrale di un suo racconto inedito per bambini "Il più grande fiore del mondo". E' nella capitale per la conclusione del festival "Sete Sòis Sete Luas", dedicato alle culture lusofone
Saramago a Villa Ada
 
 
Nel caldo abbraccio di una sera di mezza estate, Roma accoglie le atmosfere lusitane di un racconto di Saramago. A presentarle è il grande scrittore portoghese cui fu conferito, nel '98, il premio Nobel per letteratura. E' arrivato in città per l'appuntamento conclusivo del festival "Sete Sòis Sete Luas" e questa sera, al termine dell'edizione romana, sarà ospite della prima mondiale dell'opera musicale ispirata a un suo racconto inedito A maior flor du mondo - Il più grande fiore del mondo.

«E' l'unico racconto per ragazzi che io abbia mai scritto - dice Saramago - ma credo che rimarrà anche il solo». «Non sono uno scrittore per bambini, e l'ho capito solo quando un ragazzino, dopo aver letto il testo, mi ha detto: "Ma questo non è un libro per bambini"». E infatti è una storia destinata ai piccoli, ma che veicola un messaggio mirato agli adulti. «Se i racconti per bambini fossero obbligatori per i più grandi, - aggiunge - saremmo in grado di apprendere ciò che da lungo tempo andiamo insegnando ai ragazzi».

«La trama - racconta lo scrittore portoghese - è quantomai semplice. Parla di un ragazzino che vive in campagna e che esce sempre per lunghe passeggiate. Ma un giorno trova un fiore, buttato lì, quasi appassito, e inizia a prendersene cura. Poi d'un tratto, dopo giorni di premure, la piantina torna a fiorire». «A quel punto - conclude - il ragazzino si sdraia su un fianco e si addormenta. Dopo giorni di disperate ricerche, i genitori lo ritrovano: E' adagiato in terra, accanto al fiore che però si è trasformato nel più grande fiore del mondo».

Da questo messaggio di speranza Emilio Aragòn, versatile artista spagnolo, ha mosso alla creazione dell'opera musicale che sarà rappresentata questa sera nel parco romano di Villa Ada. In tutto saranno tre i momenti clou dell'evento, cui parteciperanno, tra gli altri, l'attrice Maddalena Crippa e Pilar Saramago che accompagneranno il maestro Aragòn ne "El soldadito de plomo", e nel "No alla guerra". Rispettivamente un'opera musicale e il discorso che Saramago tenne nel 2003 davanti a una folla di 500mila madrileni assiepati lungo Puerta del Sol.

Ad accompagnare le rappresentazioni sarà l'Orchestra Roma Sinfonietta, attiva dal 1993, che dopo lunghe collaborazioni con Ennio Morricone ed altri artisti, si presterà staserà al festival internazionale "Sete Sòis Sete Luas". L'evento interculturale, promosso da più di 30 città sparse tra Portogallo, Italia, Spagna, Capo Verde e Grecia, "Sete Sois Sete Luas" nasce dodici anni fa ma sin dall'inizio lo scrittore portoghese vi è stato inscindibilmente legato. «Ho avuto il privilegio di veder battezzato questo festival con i nomi di due personaggi d'un mio romanzo». Gli indimenticabili protagonisti di Memoriale del convento in fuga dalla tragicità della loro esistenza.

Come ogni anno, il festival, che ha guadagnato ben tre premi Caleidoscopio della commissione europea, sarà la fucina di nuovi talenti. E dopo Roma, Saramago proseguirà per Lecce dove chiuderà domani l'edizione leccese del Festival, inserita nell'ambito della manifestazione "Negroamaro".

Giada Valdannini