Militari
Tutelare la libertà
di espressione
Egregio direttore, in riferimento all'articolo pubblicato su "Liberazione" il 26
settembre dal titolo "Il maresciallo che si batte per i diritti" a firma di
Davide Varì, vorrei ringraziare Lei e l'on. Elettra Deiana, e quanti, numerosi,
in queste ore stanno manifestandomi la loro solidarietà. Queste manifestazioni
di vicinanza devono necessariamente essere estese a tutti coloro che subendo
simili ingiustizie tacciono per timore o per indifferenza. Tuttavia non credo
sia opportuno che io scriva sulla inquietante situazione di incostituzionalità
che si è venuta a creare, almeno fino a quando questa non sarà definita. Una
cosa però si può tranquillamente affermare! I diritti in questione, ovvero
quelli che sanciscono la libertà di espressione e la possibilità di
partecipazione attiva alla vita politica e sociale del paese, che la
Costituzione riconosce a tutti i cittadini, nessuno escluso, garantiti ai
militari dalle norme dell'Ordinamento militare, hanno subìto un violento attacco
con un atto inaccettabile in uno Stato di diritto qual è il nostro. Mi auguro
che simili accadimenti spronino quella parte sana dell'istituzione ad affrontare
e risolvere, in modo concreto e condiviso da tutti militari, le questioni
attinenti al pieno godimento dei diritti e delle libertà fondamentali che la
Costituzione tutela. Diversamente ci ritroveremo proiettati indietro nel tempo,
sprofondati in un regime che neanche la nostra storia recente ama ricordare
volentieri.
Luca Marco Comellini via e-mail