Lavoro, sicurezza anche per chi è in divisa

 

Sicurezza sul lavoro

Per donne e uomini

in divisa

Caro Sansonetti, aumentano

le prese di posizione politiche

a favore di una maggiore e

migliore attività ispettiva nei

luoghi di lavoro per garantire

maggiore e migliore sicurezza

per i lavoratori e le lavoratrici.

Purtroppo ciò avviene in

parallelo all’aumento di morti

e infortuni (non sappiamo

quale è l’andamento delle

malattie professionali).

L’attenzione è giustamente

rivolta ai luoghi di lavoro delle

aziende private. Lì senza

dubbio è più grave e presente

il rischio di morti, infortuni e

malattie. Dobbiamo fare in

modo che la Repubblica usi gli

strumenti ispettivi anche là

dove vivono e lavorano i

dipendenti dello Stato.

Abbiamo constatato che le

norme di sicurezza, tutela e

prevenzione non sempre

vengono rispettate, ad

esempio, nelle caserme dove

operano le forze di polizia e gli

appartenenti alle forze armate

(sia dipendenti civili che quelli

con le stellette). Qualche mese

fa un militare della marina è

morto a Taranto travolto da

una gru o argano collocato su

una nave militare. I poliziotti

denunciano uno stato di

degrado pericoloso delle

vetture che usano per il

servizio. Abbiamo visitato

caserme che, ci è stato riferito,

potrebbero contenere fibbre di

amianto.Denunce analoghe

arrivano dai militari imbarcati.

Visitiamo luoghi militari dove

troneggiano immense e

potenti antenne per le

comunicazioni (a Rozzano la

stazione dei carabinieri è

costruita a meno di 100 metri

dall’enorme antenna della

Telecom). Andremo ad

Ancona, alla zona doganale

del porto, dove, ci dicono i

militari della guardia di

finanza, c’è un’enorme

concentrazioni di polveri

sottili scaricate dalle navi e dai

camion che lì transitano.

Abbiamo segnalazione che i

giubbotti anti-proiettili in

dotazione delle forze di polizia

molto spesso sono fuori

norma o scaduti. Ciò vale

anche per le aziende private di

vigilanza. Anche qui (nei

luoghi dove lavorano e vivono

uomini e donne in divisa) è

necessario il controllo da parte

degli Ispettori i quali devono

avere la possibilità di parlare

direttamente con chi lavora

per tutelare la sicurezza dei

cittadini. Anche lì c’è bisogno

di più sicurezza. E di un ruolo

sindacale che oggi non è

esercitato da nessuno perché

impedito per legge.

Enzo Jorfida responsabile

settore ordine democratico e

garanzie costituzionali del Prc

 

tratto dal quotidiano Liberazione 4.5.2007