Caro direttore, il 5 giugno abbiamo avuto l'occasione di
assistere per la prima volta alla Festa (193°) dell'Arma dei Carabinieri a
piazza di Siena e tre sono le cose che ci hanno portato a socializzare
quell'evento. La fastosità dello stesso: probabilmente preparato da giorni e
giorni (con centinaia di Carabinieri sottratti ai servizi di istituto sul
territorio) per curare l'evento nei minimi particolari. A noi è subito
venuto in mente un problema: visitando in questi mesi con i/le nostri/e
parlamentari molte caserme dei Carabinieri, nelle assemblee tenute con il
personale, il problema che ci è stato sollevato è la mancanza di mezzi (e in
molti casi anche di personale) per far fronte ai compiti, che vengono svolti
ugualmente, con grandi sacrifici dai semplici carabinieri fino ai
marescialli. Inoltre abbiamo notato un gran numero di auto-blu dell'Arma
sostanzialmente adibite al solo trasporto degli Ufficiali superiori. Sarebbe
opportuno che i nostri parlamentari chiedessero al ministro della Difesa
quanto costa, ogni anno, tenere ricorrenze così fastose. Nessuno vuole
negare ai carabinieri (come agli altri corpi) di fare annualmente la loro
festa, ma ci sembra che un po' di moderazione non guasti. Abbiamo apprezzato
la preparazione del personale (e dei cavalli) per la celebrazione di eventi
storici (Pastrengo 1848). Un po' meno il ritardo con cui un cavalleggero è
stato soccorso dopo essere stato disarcionato durante la fase finale della
rappresentazione. Lunghi minuti duranti i quali il militare steso a terra
non è stato soccorso dall'apparato sanitario militare collocato a solo un
centinaio di metri da dove era avvenuto l'infortunio. Auguriamo al militare
la pronta guarigione. Probabilmente gli verrà riconosciuta la causa di
servizio. Ma chissà quanto tempo dovrà passare: così ci è stato detto lunedì
4 giugno durante una visita al Centro nazionale amministrativo dei
Carabinieri situato a Chieti! Il ministro della Difesa, Parisi,
nell'illustrare al Presidente della Repubblica la storia e i compiti dei
carabinieri, ha detto, se non ricordiamo male,che i carabinieri sono
"cittadini fra i cittadini". Forse il ministro non sa che i carabinieri
hanno molti più doveri che diritti in confronto di tutti gli altri cittadini
della Repubblica: signor ministro, si dia una mossa. Il programma
dell'Unione prevede miglioramenti (normativi e contrattuali) anche per le
forze armate (oltre ad una razionalizzazione per un miglior funzionamento e
risparmi di spese). Ma per il momento non se ne vede traccia.
Enzo Jorfida, Deborah Bruschi settore "Ordine democratico e poteri
costituzionali" del Prc
07/06/2007 |