Diritti
Che succede se la pensione è sbagliata PAGINA PRECEDENTE
 
   
   
L’INPDAP ha decurtato l’importo della “pensione base” della mia pensione privilegiata di settima categoria della tabella A (sono un ex sottufficiale AM congedato dal 1978) da 430 euro al mese a 276 euro al mese, sostenendo che nel 1983 hanno sbagliato i calcoli per una perequazione. Non mi hanno dato un prospetto che dimostri quanto comunicato verbalmente nonostante i ripetuti solleciti. Credo di avere il diritto di sapere, e per iscritto, dall’INPDAP la ricostruzione della “pensione base” dal momento in cui sono stato congedato fino alla loro azione di decurtazione. Qual’è il sistema più semplice ed economico per costringere l’INPDAP a rispondermi? (9 marzo 2004)  


(Lettera firmata)

 

 

Lei ha senz’altro diritto ad avere, per iscritto, tutte le informazioni di cui ha bisogno per verificare la correttezza di quanto sostiene l’INPDAP. Se l’INPDAP permane nella sua posizione, può farle pervenire una diffida legale con riferimento a quanto prescrive l’articolo 3 della legge n. 241/1990 [1].

Per tale atto può farsi assistere dalla locale sede di un Istituto di patronato quale, ad esempio, l’INCA il cui indirizzo può rilevare dal sito http://www.inca.it/

 
  TUTTE LE NOTE DEL TESTO