Come motivare i lavoratori a comportamenti sicuri? |
Disponibile on line a fondo pagina un opuscolo sull’argomento.
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Un aspetto che non
deve essere trascurato nella lotta agli infortuni sul lavoro è la motivazione
dei lavoratori a comportarsi in modo sicuro. Motivazione che dipende anche da
quanto la cultura della sicurezza è radicata in azienda, nella direzione e nei
superiori.
Per aiutare coloro che hanno responsabilità nel campo della sicurezza a motivare
i lavoratori alla sicurezza, la Suva, istituto assicurativo svizzero, ha
realizzato il breve opuscolo “Sono delle teste dure! Ma è proprio vero?”.
I comportamenti sicuri nascono anche dal “buon esempio”; “i collaboratori
–afferma l’opuscolo- valutano l’importanza che l’azienda attribuisce alla tutela
della salute in base alla coerenza e serietà con cui l’impresa attua il piano di
sicurezza.”
La pubblicazione intende aiutare a capire quali ostacoli impediscono ai
collaboratori di comportarsi in modo sicuro e quali azioni possano essere
condotte.
Con alcuni suggerimenti sono illustrati quattro fondamentali “punti”: informare
sui pericoli e le opportune misure di sicurezza, coinvolgere i lavoratori (anche
tramite i loro rappresentanti) nel processo di elaborazione delle misure o nella
scelta dei DPI o dei nuovi strumenti di lavoro, promuovere la cultura della
sicurezza in azienda, motivare facendo ricorso ad incentivi e sanzioni.
Riguardo al primo punto, ad esempio, l’opuscolo consiglia che, nell'informare i
lavoratori sui rischi, si faccia riferimento anche a infortuni accaduti. Gli
esempi devono essere verosimili per spingere il collaboratore a pensare che
«questo sarebbe potuto succedere anche a me!». “Cercate di indurre il vostro
interlocutore a immaginarsi le possibili conseguenze: «Che ne sarebbe della mia
vita se mi capitasse un incidente? Che cosa significa per i miei colleghi di
lavoro e la mia azienda."