Campi elettromagnetici e sicurezza dei lavoratori |
Radiazioni non ionizzanti: normativa,
valutazione del rischio e sorveglianza medica.
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L’esposizione a campi
elettromagnetici è sempre più frequente sia nei luoghi di vita sia durante
l’attività lavorativa. La valutazione dei rischi ai sensi del D.Lgs. 626/94 deve
tenere conto delle eventuali esposizioni a radiazioni non ionizzanti (NIR), cioè
quelle generate da un campo elettromagnetico con frequenza compresa tra 0 e 300
GHz.
Il tema della valutazione del rischio e della sorveglianza sanitaria
nell’esposizione a tali campi è stato recentemente affrontato sul "Giornale
italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia", con particolare riferimento alla
legislazione nazionale e comunitaria.
Quest’ultima nel maggio scorso ha visto la pubblicazione della direttiva
2004/40/EC, sulle norme minime per la salute e sicurezza in relazione
all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dai campi elettromagnetici.
Le radiazioni ionizzanti sono tradizionalmente distinte , in base agli
intervalli di frequenza, in: frequenze estremamente basse (ELF) pari a 50-60 Hz
(la principale sorgente è costituita dagli elettrodotti); radiofrequenze (RF)
comprese tra 300 KHz e 300 MHz (le principali sorgenti sono costituite dagli
impianti di ricetrasmissione radio/TV); microonde con frequenze comprese tra 300
MHz e 300 GHz (le principali sorgenti di microonde sono costituite dagli
impianti di telefonia cellulare e dai ponti radio). Attualmente le
radiofrequenze (RF) comprendono anche le “microonde”, prima considerate a sé
stante, che coprono il campo di frequenza compreso tra 300 MHz e 300 GHz.
La pubblicazione affronta, per ogni tipo di campo elettromagnetico, il valore ed
il significato della valutazione del rischio e della sorveglianza sanitaria nei
soggetti esposti alle radiazioni non ionizzanti.
In particolare sono presi in esame gli effetti e la prevenzione dell’esposizione
occupazionale a campi elettromagnetici a radiofrequenza, le valutazioni di
rischio e sorveglianza medica nell’esposizione a campi elettrici e magnetici a
bassissima frequenza e nell’esposizione professionale a microonde ed infrarosso,
valutazione del rischio e della sorveglianza sanitaria nei soggetti esposti alle
energie elettromagnetiche non ionizzanti, in particolare per le radiazioni
ultraviolette e per le energie laser.
La raccolta di articoli affronta inoltre il tema dell’esposizione lavorativa a
campi magnetici statici, che riguarda in maniera preponderante il personale
addetto all’assistenza del paziente durante gli esami di risonanza magnetica
(RM) (infermieri e medici).
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