Malattie professionali, proposte ed iniziative della CGIL
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Ludovico Ferrone |
03/12/2009 | Salute e sicurezza
Destinatari:
tutte le strutture
Il tema delle malattie professionali rappresenta nel nostro
Paese un punto di estrema criticità. Molte fonti
istituzionali (Commissione del Senato sul fenomeno delle
morti bianche, Rapporto annuale Inail 2008) forniscono dati
che fanno emergere una gravissima e motivata preoccupazione.
La stessa CGIL, nell’audizione al Senato del 27 novembre
2007 aveva fornito elementi di conoscenza che erano poi
stati ripresi nella relazione conclusiva della Commissione
(cfr allegato). In un recente documento della CISL rimesso
in questi giorni al Ministro del Lavoro (cfr allegato) si
calcolano in 8600 casi/anno “i tumori di certa origine
lavorativa”.
In questo quadro abbiamo più volte sollecitato un confronto
del Governo con le parti sociali sul tema al fine di
promuovere un Piano nazionale di prevenzione
la cui urgenza appare del tutto evidente. In assenza di
questo confronto, cui il Governo si è sempre sottratto,
abbiamo reiteratamente sollecitato ed infine ed ottenuto la
convocazione in seduta straordinaria della Commissione
consultiva ex articolo 6 del Decreto lgs 81/08. In
previsione della riunione straordinaria della Commissione
Consultiva, che si è tenuta il 24 novembre scorso, abbiamo
infine prodotto il documento (cfr allegato): “La
prevenzione delle malattie professionali: proposte della
CGIL per una azione di sistema”.
Tra le principali proposte avanzate dalla nostra
Organizzazione vanno richiamate quelle relative alla
promozione di una campagna straordinaria sulle
“Malattie professionali perdute” , l’adozione e
diffusione di una Carta dei diritti dei lavoratori
e dei RLS in materia di sorveglianza sanitaria, la
definizione dei parametri di rischio per le sostanze
pericolose (per le quali il Decreto prevedeva un termine di
45 giorni), l’allestimento di un sito internet espressamente
dedicato all’informazione medica per “il pubblico” etc.
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1. La Commissione consultiva è un
organismo, costituito da un Decreto del Ministro del Lavoro
e partecipato da tutte le parti sociali, che ha il compito
di promuovere e sostenere l’attuazione del Decreto
legislativo
2. “Malattie professionali perdute” è l’espressione che
indica il grande numero di malattie professionali che non
vengono notificate e riconosciute dall’Inail
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Nel corso della riunione la CGIL ha illustrato il
proprio documento che ha registrato consensi diffusi nel
merito delle singole proposte. In particolare è stata
accolta la proposta (non contenuta nel documento) relativa
alla promozione di una campagna denominata “Scuola Sicura”
per la diffusione di un percorso didattico mirato alla
comprensione dei rischi propri degli ambienti scolastici
(staticità degli edifici, messa a norma degli impianti di
varia natura etc). Si è previsto che il percorso didattico
debba concludersi con un vero e proprio report sulla
sicurezza sulla base del quale far confrontare gli studenti
con le autorità preposte al fine di condividere gli
interventi (anche strutturali) per la messa a norma degli
edifici scolastici.
Allo stesso modo è stata accolta la proposta relativa al
coinvolgimento del Dipartimento delle Pari Opportunità in un
progetto che prevede, tra l’altro, la lettura di genere
degli adempimenti e degli atti connessi all’attuazione del
Testo Unico sulla sicurezza (in allegato la proposta a suo
tempo avanzata dalla CGIL e finora rifiutata dal Governo).
Va rilevato che il documento della CGIL è risultato
esplicitamente alternativo all’intendimento del Governo di
dar vita ad una campagna di informazione mediatica generica
ed inconcludente che era stata peraltro duramente contestata
da tutte le parti sociali componenti la Commissione che
avevano criticato, secondo le parole della stessa
Confindustria, “lo sperpero di danaro pubblico”. Le numerose
delegazioni imprenditoriali presenti al tavolo non hanno mai
preso la parola.
In questo quadro il Governo è stato costretto alla fine ad
una forzata marcia indietro riconoscendo la necessità di un
approfondimento di merito sull’utilizzo dei 20 mln/€ e sui
contenuti (da noi ritenuti inaccettabili e basati in buona
sostanza sul concetto di “responsabilità”dei comportamenti
dei lavoratori). Tale approfondimento si terrà a fine
gennaio, termine rispetto al quale il Governo si è impegnato
a non procedere ad ulteriori impegni di spesa.
Le Regioni dal canto loro, accogliendo un invito esplicito
della CGIL, si sono impegnate ad avanzare, sulla traccia
delle proposte avanzate, specifiche ipotesi di progettazioni
esecutive della campagna. In questa prospettiva è nostra
intenzione mantenere l’attenzione e la vigilanza sugli
orientamenti assunti adoperandoci affinché il Governo non
proceda ancora una volta in maniera unilaterale e che gli
Enti interessati (Inail ed Ispesl) svolgano coerentemente i
compiti sui quali hanno espresso una sostanziale adesione.
Vi chiediamo, vista l’importanza del tema e della valenza
sociale e politica che riveste, di assumere, in primo luogo
nel rapporto con le Regioni, tutte le iniziative che
riterrete opportune dandone comunicazione al Coordinamento
nazionale.
Vi terremo naturalmente informati di tutte le novità che
dovessero emergere.
Pubblichiamo:
- documento
CGIL “La prevenzione delle malattie professionali”
proposte della CGIL per un’azione di sistema;
- audizione
Senato CGIL ed Inca del 27 novembre 2007;
- documento
CISL per la Commissione Consultiva;
- documento
CGIL su “Salute e differenza di genere nel lavoro”.
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Allegati:
Circolare_mp031209-2.pdf
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