DANNI DA FOTOCOPIATRICI E STAMPANTI
Il tema della qualità dell’aria sta recentemente ricevendo un maggiore interesse da parte degli igienisti del lavoro per una serie di ragioni tra: la rilevanza sanitaria della problematica; lo sviluppo del settore terziario; il cambiamento delle tipologie edilizie.
Principali colpevoli dell'inquinamento di questi ambienti sarebbero macchine fotocopiatrici e stampanti le quali provocherebbero un aggravamento della già nota
sindrome da edificio malato (SBS). Il loro impiego, di conseguenza, costituirebbe una delle principali fonti di pericolo ai fini di un'adeguata valutazione del rischio chimico (ai sensi del Titolo VII-bis del D.Lgs. 626/94).
Fotocopiatrici e stampanti laser sono apparecchiature in grado di emettere diversi agenti chimici (ozono, solventi, polveri di toner) sia per rilascio dai materiali impiegati per il loro funzionamento (toner, inchiostri, carta), sia in seguito alla particolare tecnologia di stampa utilizzata.
L'aumento della
concentrazione di ozono costituisce un problema in particolare per i gruppi di
popolazione maggiormente sensibili quali donne in gravidanza, soggetti affetti
da patologie respiratorie e cardiovascolari; questi ultimi possono manifestare
sintomi e aggravamento della patologia per livelli di ozono anche abbastanza
contenuti.
I disturbi principali sono riferiti all'irritazione ed all'infiammazione degli occhi e delle prime vie respiratorie con lacrimazione, tosse, fatica a respirare e affanno.
La concentrazione di ozono
nei pressi di fotocopiatrici e stampanti dipende dalla quantità di ozono
prodotta, dalla velocità di decomposizione, dal volume della sala e dalla
ventilazione presente. E allora, è opportuno che i locali in
cui sono collocate le fotocopiatrici abbiano un ricambio d’aria?
Per una maggiore sicurezza
dei lavoratori è opportuno collocare le fotocopiatrici
in appositi locali dove
viene garantito il ricambio dell’aria, evitando di collocarle nei locali dove si
svolge il lavoro e comunque ventilare bene l’ambiente per disperdere l’ozono;
inoltre è necessario provvedere a sostituire ed a smaltire in modo corretto il
toner affidando tale lavoro a una ditta specializzata e considerare l’eventuale
acquisto di fotocopiatrici e stampanti che non producono ozono.
Uno
studio condotto su cinque fotocopiatrici diverse ha mostrato che mentre prima della manutenzione i livelli di emissione di ozono erano compresi tra 16 e 131 mg/copia ed un livello medio di emissione pari a 40 mg/copia, dopo la manutenzione i livelli di emissione di ozono sono risultati compresi tra 1 e 4 mg/copia". Per ridurre il rischio è quindi consigliato impiegare apparecchiature a bassa emissione che siano equipaggiate con filtri per l'ozono, mettere le fotocopiatrici e le stampanti in ambienti ventilati, fare spesso interventi di manutenzione.