ELENCO DELLE
IMPERFEZIONI ED INFERMITA' CHE SONO CAUSA DI NON IDONEITA' AL SERVIZIO
MILITARE
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MORFOLOGIA GENERALE
Le disarmonie somatiche e
le distrofie costituzionali di grado rilevante.
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DISENDROCRINIE,
DISMETABOLISMI ED ENZIMOPATIE
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I difetti dei
metabolismi glicidico, lipidico o protidico.
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La mucoviscidosi.
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Le endocrinopatie.
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I difetti quantitativi
o qualitativi degli enzimi.
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MALATTIE DA AGENTI
INFETTIVI E DA PARASSITI
Le malattie da agenti
infettivi e da parassiti che siano causa di rilevanti limitazioni
funzionali oppure siano accompagnate da grave e persistente
compromissione delle condizioni generali o della crasi ematica o che
abbiano caratteristiche di cronicità o di evolutività.
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EMATOLOGIA
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Le malattie primitive
del sangue e degli organi emopoietici.
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Le malattie secondarie
del sangue e degli organi emopoietici.
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IMMUNOALLERGOLOGIA
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L’asma bronchiale allergico e le
altre gravi allergie, anche in fase asintomatica, accertate con gli
appropriati esami specialistico-strumentali.
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Le gravi intolleranze ed
idiosincrasie a farmaci od alimenti, anche in fase asintomatica,
accertate con gli appropriati esami specialistico-strumentali.
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Le sindromi da immunodeficienza,
anche in fase asintomatica, accertate con gli appropriati esami
specialistico-strumentali.
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Le connettiviti sistemiche.
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TOSSICOLOGIA
Lo stato di
intossicazione cronica da piombo, da altri metalli o di tipo
voluttuario.
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NEOPLASIE
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I tumori maligni.
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I tumori benigni ed i loro esiti
quando per sede, volume, estensione o numero siano deturpanti o
producano rilevanti alterazioni strutturali o funzionali.
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CRANIO
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Le malformazioni craniche
congenite con evidenti deformità o rilevanti disturbi funzionali.
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Le alterazioni morfologiche
acquisite delle ossa del cranio che determinano evidenti deformità o
rilevanti disturbi funzionali o che interessano la teca interna.
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COMPLESSO MAXILLO FACCIALE
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Le malformazioni e gli esiti di
patologie o lesioni delle labbra, della lingua e dei tessuti molli
della bocca che producano gravi disturbi funzionali.
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Le malformazioni, gli esiti di
lesioni o di interventi chirurgici correttivi, le patologie del
complesso maxillo-facciale e le alterazioni dell’articolarità
temporo-mandibolare causa di gravi alterazioni funzionali.
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Le malformazioni e gli esiti di
patologie dell’apparato masticatorio che determinano rilevanti
disturbi funzionali.
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APPARATO CARDIOVASCOLARE
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Le malformazioni del cuore e dei
grossi vasi.
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Le malattie dell’endocardio, del
miocardio, dell’apparato valvolare, del pericardio, dei grossi vasi ed
i loro esiti.
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Le gravi turbe del ritmo
cardiaco e le gravi anomalie del sistema specifico di conduzione.
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L’ipertensione arteriosa
persistente.
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Gli aneurismi, le angiodisplasie
e le fistole arterovenose.
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Le altre patologie delle arterie
e quelle dei capillari con disturbi trofici o funzionali.
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Le ectasie venose estese con
incontinenza valvolare o i disturbi del circolo venoso profondo.
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Le flebiti e le altre patologie
del circolo venoso ed i loro esiti con disturbi trofici e funzionali.
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Le patologie gravi dei vasi e
dei gangli linfatici ed i loro esiti.
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APPARATO RESPIRATORIO
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Le malattie croniche dei bronchi
e dei polmoni.
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Le malattie delle pleure ed i
loro esiti rilevanti.
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I dismorfismi della gabbia
toracica con alterazioni funzionali respiratorie.
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APPARATO DIGERENTE
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Le malformazioni e le malattie
croniche delle ghiandole e dei dotti salivari che producono gravi
disturbi funzionali.
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Le malformazioni, le anomalie di
posizione, le patologie o i loro esiti del tubo digerente, del fegato
e vie biliari, del pancreas e del peritoneo che, per natura, sede e
grado producano rilevanti disturbi funzionali.
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Le ernie viscerali.
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Gli esiti di intervento
chirurgico con perdita totale o parziale di un viscere.
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MAMMELLA
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Le patologie ed i loro
esiti della ghiandola mammaria che siano causa di rilevanti disturbi
funzionali.
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APPARATO UROGENITALE
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Le malformazioni, le
malposizioni, le patologie o i loro esiti del rene, della pelvi,
dell’uretere, della vescica e dell’uretra che sono causa di rilevanti
alterazioni funzionali.
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Le malformazioni, le
malposizioni, le patologie o i loro esiti, dell’apparato genitale
maschile che sono causa di rilevante alterazione funzionale.
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Le malformazioni, le
malposizioni, le patologie e i loro esiti, dell’apparato genitale
femminile che sono causa di rilevante alterazione funzionale.
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NEUROLOGIA
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Le malattie del sistema nervoso
centrale e i loro esiti che siano causa di rilevanti alterazioni
funzionali.
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Le malattie del sistema nervoso
periferico e i loro esiti che siano causa di rilevanti alterazioni
funzionali.
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Le miopatie causa di rilevanti
alterazioni funzionali.
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Le epilessie.
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Gli esiti di traumi encefalici e
midollari con rilevanti limitazioni funzionali.
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PSICHIATRIA
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Il ritardo mentale, di qualsiasi
livello, purché tale da pregiudicare il rapporto di realtà o le
capacità relazionali.
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I disturbi del controllo degli
impulsi.
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I disturbi dell’adattamento.
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I disturbi della comunicazione.
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I disturbi da tic.
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I disturbi delle funzioni
evacuative.
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I disturbi del sonno.
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I disturbi della condotta
alimentare.
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Le parafilie e i disturbi della
identità in genere.
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I disturbi correlati all’uso di
sostanze psicoattive e/o la positività ai relativi test tossicologici.
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I disturbi mentali dovuti ad una
patologia organica.
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I disturbi di personalità.
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I disturbi nevrotici e reattivi,
i disturbi dell’umore senza sintomi psicotici, i disturbi d’ansia
(attacchi di panico, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo
post-traumatico da stress, etc.) i disturbi somatoformi e da
conversione, le sindromi marginali, etc.
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I disturbi psicotici, anche se
in fase di compenso o di remissione clinica.
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OFTALMOLOGIA
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Le malformazioni, le
disfunzioni, le patologie o gli esiti di lesioni delle palpebre e
delle ciglia, anche se limitate a un solo occhio, quando siano causa
di rilevanti disturbi funzionali.
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Le malformazioni, le malattie
croniche e gli esiti di lesioni delle ghiandole e delle vie lacrimali,
quando siano causa di rilevanti disturbi funzionali.
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I disturbi della motilità del
globo oculare, quando siano causa di diplopia o deficit visivi
previsti dal successivo comma h. o qualora producano alterazioni della
visione binoculare (soppressione).
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Le gravi discromatopsie.
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La anoftalmia, le malformazioni,
le malattie croniche e gli esiti di lesioni dell’orbita, del bulbo
oculare e degli annessi con rilevanti alterazioni anatomiche o
funzionali.
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Il glaucoma e le disfunzioni
dell’idrodinamica endoculare potenzialmente glaucomarogene.
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I vizi di rifrazione che,
corretti, comportano un visus inferiore agli 8/10 complessivi o
inferiore ai 2/10 in un occhio.
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I difetti del campo visivo,
anche monoculari, che riducano sensibilmente la visione superiore o
laterale o inferiore.
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L’emeralopia.
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La miopia o l’ipermetropia,
senza o con astigmatismo, che superi in ciascun occhio,
rispettivamente, le 8 e le 7 diottrie, anche in un solo meridiano.
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L’astigmatismo misto in cui la
somma tra i due meridiani, miopico ed ipermetropico, superi in ciascun
occhio le 5 diottrie.
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Le anisometropie in cui la
differenza tra i meridiani più ametropi dei due occhi superi le 5
diottrie o che comportino alterazione della visione binoculare.
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OTORINOLARINGOIATRIA
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Le malformazioni ed alterazioni
congenite ed acquisite dell’orecchio esterno, dell’orecchio medio,
dell’orecchio interno, quando siano deturpanti o causa di rilevanti
disturbi funzionali.
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Le ipoacusie monolaterali con
perdita uditiva, calcolata sulla media delle quattro frequenze
fondamentali (500 – 1000 – 2000 – 3000 Hz), maggiore di 65 dB.
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Le ipoacusie bilaterali con
percentuale totale di perdita uditiva (P.P.T.) maggiore del 40%.
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Le malformazioni e le
alterazioni acquisite del naso e dei seni paranasali, quando siano
causa di rilevanti disturbi funzionali.
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Le malformazioni e le
alterazioni acquisite della faringe, della laringe e della trachea,
quando siano causa di rilevanti disturbi funzionali.
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DERMATOLOGIA
Le alterazioni congenite
ed acquisite, croniche della cute e degli annessi, estese o gravi o che,
per sede, determinino rilevanti alterazioni funzionali o fisiognomiche.
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APPARATO LOCOMOTORE
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Le patologie ed i loro
esiti, anche di natura traumatica, dell’apparato scheletrico, dei
muscoli, delle strutture capsulo-legamentose, tendinee, aponeurotiche
e delle borse sinoviali causa di evidenti dismorfismi o di rilevanti
limitazioni funzionali.
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La mancanza anatomica o
la perdita funzionale permanente almeno di:
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falangi ungueali
delle ultime quattro dita di una mano;
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falangi ungueali di
cinque dita fra le due mani, escluse quelle dei pollici;
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un dito della mano;
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un alluce;
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due dita di un piede.
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Le deformità gravi
congenite ed acquisite degli arti.
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ALTRE CAUSE DI NON
IDONEITA’
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Le imperfezioni o le
infermità non specificate nel presente elenco ma che rendano
palesemente il soggetto non idoneo al servizio nella Guardia di
Finanza.
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Il complesso di
imperfezioni o infermità che, specificate o non nell’elenco, non
raggiungono, considerate singolarmente, il grado richiesto per la
riforma ma che, in concorso tra loro, rendano il soggetto palesemente
non idoneo al servizio nella Guardia di Finanza.
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