L’impatto del rumore nei luoghi di lavoro |
Un approfondimento sugli effetti nocivi
dei “decibel di troppo”.
|
Descrive alcuni gravi effetti del rumore sulla
salute dei lavoratori la seconda scheda di approfondimento realizzata
dall’Agenzia Europea per la salute e la sicurezza sul lavoro, nell’ambito della
campagna informativa “Abbasso il rumore”, il cui lancio ufficiale è in programma
domani.
Il danno più conosciuto arrecato dai decibel di troppo è la perdita dell’udito,
della quale la scheda illustra i meccanismi ed i sintomi.
La perdita di udito si può verificare anche in assenza di esposizioni
prolungate. “Una breve esposizione a rumori impulsivi (anche un unico impulso
particolarmente forte), - sottolinea l’Agenzia - quali quelli provocati dall’uso
di armi da fuoco oppure di rivettatrici e chiodatrici, può avere effetti
permanenti, inclusi la perdita di udito ed un continuo ronzio auricolare.”
Tra patologie legate al rumore vi è anche il tinnito auricolare, cioè è la
percezione uditiva di tintinnio, sibilo o rimbombo.
La scheda si sofferma sulle sostanze ototossiche (“tossiche per l’orecchio”),
come il toluene, lo stirene ed il disolfuro di carbonio (utilizzate in settori
quali produzione delle plastiche e della stampa, produzione di vernici e
lacche).
Le persone esposte a tali sostanze in ambienti rumorosi hanno un maggior rischio
di incorrere in lesioni a carico dell’apparato uditivo rispetto a chi è invece
esposto al solo rumore o alle sole sostanze.
Effetti negativi del rumore, in riferimento all’incremento degli infortuni, sono
riconosciuti nella "Direttiva sul rumore"; si pensi ad esempio al rumore che
copre il suono di pericoli in avvicinamento o di segnali di allarme (per
esempio, le indicazioni di inversione di marcia dei veicoli).
In caso di gravidanza, elevati livelli di rumore possono avere effetti negativi
sull’udito feto. Le basse frequenze sono potenzialmente più dannose.
Il disturbo della comunicazione verbale e lo stress sono i principali effetti
del rumore riscontrabile in un vasto gruppo di attività.
Il modo in cui il rumore influenza i livelli di stress percepiti dai lavoratori
dipende da una serie di fattori; tra i quali la complessità dell’operazione
eseguita dal lavoratore (per esempio, altre persone che parlano possono
costituire un fattore di stress quando l’operazione in corso richiede estrema
concentrazione), ma anche l’occupazione del lavoratore (per esempio i musicisti
possono soffrire di stress sul lavoro a causa del timore causato da una
possibile perdita dell’udito).
__________________________________________________
Musicisti e rischi professionali |
A Milano attivo un servizio ambulatoriale
per la prevenzione e il trattamento delle patologie muscolo-scheletriche
e neurologiche dei musicisti professionisti.
Anche i musicisti possono soffrire dei
“rischi del mestiere”. Svariate patologie osteo-neuro-muscolari possono
affliggerli, alcune talmente invalidanti dal metterne a rischio la
carriera professionale. Rachialgie meccaniche, tendinopatie, sindromi
radicolari sono alcune di queste.
Anche per questi lavoratori è, quindi, importante realizzare iniziative di prevenzione, sviluppando una maggiore conoscenza su tali patologie e metodi per la prevenzione e la riabilitazione. In questa direzione va una iniziativa realizzata a Milano, dove la Fondazione Don Gnocchi ha attivato presso l’IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) “S. Maria Nascente”, un servizio ambulatoriale (completo delle più moderne strumentazioni per la diagnostica) per la prevenzione e il trattamento delle patologie muscolo-scheletriche e neurologiche dei musicisti professionisti. La prevenzione di queste patologie assume un ruolo primario; avere sin dall’inizio una postura adeguata e un corretto approccio con il proprio strumento vuol dire evitare sbilanci muscolari e non alterare la biomeccanica della colonna vertebrale. Tra le patologie professionali diagnosticate, la più grave è sicuramente il “crampo del musicista”: si tratta di una patologia invalidante talmente temuta nell’ambiente musicale da essere definita addirittura il “cancro del musicista |