Aspetti sanitari del Decreto sulla tutela dalle vibrazioni
Le vibrazioni si trasmettono all’uomo per
contatto e possono colpire l’intero corpo oppure alcuni distretti di esso.
L’azione delle vibrazioni sull’organismo può assumere caratteristiche
diverse a seconda:
Le VIBRAZIONI GENERALIZZATE interessano
il corpo intero:
Le malattie che possono essere provocate dalle vibrazioni generalizzate e
localizzate sono:
Nello specifico i disturbi che si presentano quando si è sottoposti a
vibrazioni localizzate sono:
I disturbi che si presentano quando si è sottoposti a vibrazioni
generalizzate sono: Gli obiettivi generali della sorveglianza sanitaria sono l’informazione e la formazione dei lavoratori sui potenziali rischi associati all’esposizione a vibrazioni meccaniche, la valutazione del loro stato di salute generale e l’individuazione precoce dei sintomi e dei segni clinici che possono essere causati da una prolungata esposizione a vibrazioni |
Malessere da lavoro: quando chiedere i danni |
Si chiama sindrome "burnout" ed è il malessere da lavoro, che può originarsi da patologie della persona o anche dall’ambiente lavorativo. In questo caso, se il datore di lavoro può essere in qualche modo ritenuto responsabile, è possibile rivolgersi al giudice per chiedere di tutelare i propri diritti e chiedere il risarcimento dei danni subiti. A ribadirlo è l’associazione di consumatori Altroconsumo, che evidenzia innanzitutto il diritto alla salute, garantito dall’art.32 della Costituzione, sia come diritto primario dell’individuo che come interesse collettivo e, in secondo luogo, i limiti imposti dall’art. 41 della Costituzione all’attività imprenditoriale, che non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, libertà e dignità umana. Inoltre, sottolinea Altroconsumo, per i rapporti di lavoro subordinato, l’art. 2087 del codice civile stabilisce che il datore di lavoro è tenuto ad adottare le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro. In giurisprudenza esistono numerose sentenze che trattano di "stress lavorativo" e "tutela della salute psichica del dipendente". Tra i casi più eclatanti riportati dall’Associazione, un infarto di un lavoratore riconducibile al troppo stress dovuto al carico lavorativo, un incidente stradale causato da un calo di concentrazione dopo un lungo turno di lavoro e una malattia del cuore congenita ma aggravata dal troppo lavoro. |
Gli esperti hanno considerato il campione di
lavoratori stimando a più riprese il loro livello di stress lavoro-dipendente
e poi li hanno visitati stimando vari fattori che sono componenti della
sindrome metabolica, quali obesità, pressione alta, livelli alti di
colesterolo nel sangue.
Per valutare tutti i fattori potenzialmente legati alla sindrome metabolica
gli epidemiologi hanno anche tenuto conto di posizione sociale e comportamenti
non salutari sposati dal campione, come il vizio del fumo, il consumo di
alcolici, la sedentarietà.
Pur tenendo conto di questi fattori è emerso che gli uomini con lavori che rappresentano una fonte cronica di stress sono il doppio più a rischio di ammalarsi di sindrome metabolica e le donne ancora più degli uomini. A rischiare di più sono gli individui con impieghi di basso livello, confermando il dato che la sindrome metabolica è una malattia diversamente distribuita nei diversi strati sociali e che colpisce soprattutto quelli più bassi. Una possibile spiegazione di questo legame nefasto tra stress lavorativo e malattia potrebbe essere che lo stress prolungato compromette il sistema nervoso. Alternativamente lo stress cronico potrebbe ridurre la resistenza biologica e quindi compromettere l’equilibrio fisiologico del corpo. Questo studio, hanno concluso i ricercatori, fornisce evidenza della plausibilità biologica del legame tra stress e malattie cardiache.
paola mariano