l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ha pubblicato in italiano la schedaLe previsioni degli esperti sui rischi fisici emergenti per la sicurezza e la salute sul lavoro” in cui sono riassunti i probabili nuovi rischi fisici.


 

 
Tra i maggiori identificati, troviamo in prima posizione la Mancanza di movimento. Le cause identificate sono sia l’aumento dei videoterminali e dei sistemi automatizzati che costringono a stare seduti per buona parte dell’orario di lavoro, sia l’aumento del tempo trascorso seduti mentre ci si sposta per lavoro. In termini di salute, le conseguenze sono disturbi muscoloscheletrici (DMS) degli arti superiori e della schiena, vene varicose e trombosi, obesità e anche alcuni tipi di cancro.


Ma tra i rischi se ne ritrovano anche alcuni dovuti alla complessità delle nuove tecnologie e delle nuove interfaccia uomo-macchina: la conformazione dei luoghi di lavoro, quale una concezione ergonomica che non tiene in gran conto l’interfaccia uomo-macchina, aggrava la tensione mentale ed emotiva dei lavoratori e quindi l’incidenza di errori umani e del rischio di infortuni.

 

Dovuti invece alle mutate condizioni climatiche del globo sono i rischi causati dalle condizioni termiche sfavorevoli (aumento delle temperature estive in molte città) ma anche l’aumento generale dell’esposizione alle radiazioni ultraviolette (UVR) dovuto alla diminuzione delle strato protettivo di ozono. Trattandosi di un tipo cumulativo di esposizione, più i lavoratori sono esposti sul lavoro, come nel tempo libero, più si acuisce la loro sensibilità agli UVR sul luogo di lavoro.

 

Infine è sottolineata la nascita di un cumulo di rischi legati alle nuove attività (ad esempio i call centre): i rischi multifattoriali, ovvero l’esposizione multipla alla prolungata posizione seduta, al rumore di fondo, alla pressione mentale ed emotiva uniti allo scarso controllo del lavoro e alla pressione elevata sui tempi di lavoro causa disturbi muscoloscheletrici, vene varicose, disturbi del naso e della gola, disturbi vocali, affaticamento, stress e sindrome del burnout