Tutto sulla riunione periodica di prevenzione

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LA RIUNIONE PERIODICA DI PREVENZIONE di Rolando Dubini, avvocato in Milano

1. ASPETTI GENERALI


 

Art. 11 Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 (Riunione periodica di prevenzione e protezione di rischi )

1. Nelle aziende, ovvero unità produttive, che occupano più di 15 dipendenti, il datore di lavoro, direttamente o tramite il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, indice almeno una volta all'anno una riunione cui partecipano:

a) il datore di lavoro o un suo rappresentante;

b) il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

c) il medico competente ove previsto;

d) il rappresentante per la sicurezza.

2. Nel corso della riunione il datore di lavoro sottopone all'esame dei partecipanti:

a) il documento, di cui all'art. 4, commi 2 e 3;

b) l'idoneità dei mezzi di protezione individuale;

c) i programmi di informazione e formazione dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute.

3. La riunione ha altresì luogo in occasione di eventuali significative variazioni delle condizioni di esposizione al rischio, compresa la programmazione e l'introduzione di nuove tecnologie che hanno riflessi sulla sicurezza e salute di lavoratori.

4. Nelle aziende, ovvero unità produttive, che occupano fino a 15 dipendenti, nelle ipotesi di cui al comma 3, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza può chiedere la convocazione di una apposita riunione.

5. Il datore di lavoro, anche tramite il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, provvede alla redazione del verbale della riunione che è tenuto a disposizione dei partecipanti per la sua consultazione.


 

L'articolo 11 del D. Lgs. n. 626/94 prevede l'obbligo della riunione periodica di prevenzione e protezione in tutte le aziende che occupano più di 15 persone: detta riunione deve essere convocata almeno una volta l'anno.

Tale riunione, ai sensi dell'articolo citato, è indetta dal datore di lavoro, direttamente o tramite il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, e ad essa partecipano il datore di lavoro o un suo rappresentante, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, il medico competente ove previsto ed il rappresentante per la sicurezza.

La legge non preverde la partecipazione di altri soggetti interni od esterni, l'elenco pare esauriente e tassativo.

E' fatta salva la possibilità di accordi diversi, che devono però vedere il consenso dei partecipanti previsti dalla norma di legge.

In tale riunione il datore di lavoro sottopone all'esame dei partecipanti il documento di valutazione dei rischi lavorativi, in particolare le parti indicate dall'art. 4 commi 2 e 3 del D. Lgs. n. 626/94, oltre agli altri fondamentali argomenti attinenti l'idoneità dei mezzi di protezione individuale e i programmi di informazione e formazione dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute.

L'articolo 4 commi 2 e 3, oggetto fondamentale di analisi, verifica e proposta migliorativa, della riunione periodica, riguarda:

b) l'individuazione delle misure di prevenzione e di protezione e dei dispositivi di protezione individuale, conseguente alla valutazione di cui alla lettera a);

c) il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza.

E' importantissimo rilevare che durante la riunione periodica il medico competente è obbligato, a pena di sanzione penale, ad effettuare la comunicazione (art. 17 D.Lgs. 626/94) ai RLS dei risultati anonimi collettivi degli accertamenti sanitari effettuati.


 

Nelle Linee guida per il monitoraggio dell’applicazione del D. Lgs. n. 626/94 della Regione Lazio [Deliberazione della Giunta Regionale n° 2642 del 18 maggio 1999 - Piano regionale di monitoraggio e controllo del decreto legislativo n. 626/94. Annualità 1999/2001] è presente il seguente punto, dedicato alla verifica del corretto adempimento dell’obbligo di effettuazione della riunione periodica:


 

6.22 E' STATA FATTA LA RIUNIONE ANNUALE DI PREVENZIONE*

1. la riunione non si è tenuta: .................................

2. la riunione ha avuto carattere solo burocratico e formale

3. la riunione è stata adeguatamente preparata

4. la riunione è stata operativa rispetto ad obiettivi indicati con precisione


 

6.23 SE E' STATA FATTA LA RIUNIONE ESISTE UN VERBALE *

 no  si


 

Questo punto di verifica dell'adempimento, obbligatorio per legge e penalmente sanzionato la sanzione amministrativa pecuniaria da 520 a 3099 euro (art. 89 comma 3 D. Lgs. n. 626/94), mette bene il luce il carattere operativo della riunione stessa, che non può essere svuotata, rendendola un povero e mero adempimento formale e superficiale.

La riunione di prevenzione è obbligatoria, al di là della pariodicità annuale, in occasione di eventuali significative variazioni delle condizioni di esposizione al rischio, compresa la programmazione e l'introduzione di nuove tecnologie che hanno riflessi sulla sicurezza e salute di lavoratori.

Peraltro nelle aziende, ovvero unità produttive, che occupano fino a 15 dipendenti, ove non vi è l'obbligo della riunione periodica annuale di prevenzione, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza può chiedere la convocazione di una apposita riunione (con diritto di ottenerla) solo in caso di significative variazioni delle condizioni di esposizione al rischio.

Il datore di lavoro, anche tramite il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, provvede alla redazione del verbale della riunione che è tenuto a disposizione dei partecipanti per la sua consultazione.

Poiché le informazioni al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Rls) devono essere fornite in modo coordinato e comprensibile, le stesse dovranno essere fornite della riunione periodica, con adeguata e spiegazione dei diversi dati informativi: ciò non esclude, ma anzi prevede, la necessità di "interventi, anche formativi, rivolti al RLS" (Linee guida regionali per l'applicazione del D.Lgs. n. 626/94, 1996).


 

ESTRATTO DALLE LINEE GUIDA REGIONALI

Dunque, riassumendo, nelle aziende o unità produttive con oltre 15 dipendenti, il datore di lavoro, direttamente o tramite i servizi di prevenzione e protezione deve indire, almeno una volta all’anno, una riunione cui partecipano:

il datore di lavoro o un suo rappresentante,

il responsabile del servizio di prevenzione e protezione

il medico competente, qualora la sua nomina sia obbligatoria vista la natura dell’attività aziendale;

il rappresentante dei lavoratori.

Nelle aziende con un organico inferiore a 15 dipendenti, la riunione periodica può essere richeista dal rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, sia interno che territoriale.

In ogni caso riteniamo utile consigliare alle Aziende associate di indire almeno una riunione iniziale, indipendentemente dal numero dei dipendenti occupati.

La riunione, come detto, avendo il presupposto di instaurare un rapporto di collaborazione e di confronto tra le parti coinvolte, deve perlomeno avere per oggetto di discussione gli argomenti stabiliti dal legislatore e che prevedono il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati:

- il documento di valutazione dei rischi;

- l’idoneità dei mezzi di protezione individuale;

- i programmi di informazione e formazione dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute.

La finalità dell’incontro è quella di portare a conoscenza delle parti coinvolte i risultati dell’attività svolta dal datore di lavoro in materia di sicurezza, mediante la partecipazione degli stessi, e di promuover il continuo miglioramento della salute e sicurezza nel luogo di lavoro, così come prevede il titolo e l'articolo 4 comma 2 lettera c) del D. Lgs. n. 626/94..

Da un esame del disposto legislativo appare logico che la prima riunione periodica debba trovare luogo al termine della procedura di valutazione dei rischi, e, pertanto, dopo aver redatto (o aggiornato) il documento di valutazione dei rischi di cui all’art. 4 D.Lgs. 626/94. Tenendo in considerazione che tale documento deve indicare i rischi riscontrati con il relativo criterio di valutazione, le relative misure di prevenzione e protezione, nonché il programma di attuazione delle misure stesse e delle attrezzature di lavoro, si può affermare che in sede della prima riunione periodica l’oggetto della discussione debba essere l’esame del documento stesso e delle conseguenti attività di prevenzione. Il datore di lavoro avrà il dovere di tenere in considerazione tutte le osservazioni esposte da ogni singolo soggetto coinvolto.

Per le successive riunioni periodiche, il documento di valutazione dei rischi rappresenta il punto di partenza per verificare il grado di raggiungimento dei singoli obiettivi prefissati dal documento stesso e il confronto con le eventuali segnalazioni rilevate durante le precedenti riunioni. I rischi valutati in occasione della prima elaborazione del documento formeranno, pertanto, oggetto di discussione solo se sono intervenute variazioni rilevanti nelle condizioni di sicurezza (ad esempio: introduzione di nuovi macchinari, nuovi processi lavorativi, inserimento sul mercato di nuove macchine e/o dispositivi di protezione più sicuri). In questo caso potrà essere necessario procedere ad una nuova rielaborazione del documento di valutazione dei rischi

Un altro argomento di discussione è rappresentato dai dispositivi di protezione individuale - DPI. L’uso e l’adozione dei D.P.I. rappresenta l’ultimo rimedio per garantire la sicurezza dei lavoratori, infatti il D.Lgs. 626/94 prevede che il datore di lavoro debba adottare i D.P.I. solo quando sia impossibile eliminare la fonte del pericolo. La partecipazione attiva sull’argomento delle principali parti coinvolte (rappresentante dei lavoratori e medico competente) potrà consentire al datore di lavoro di avere una visione completa ed organica della materia, con particolare riferimento alla idoneità ed alle eventuali deficienze dei D.P.I. in dotazione, nonché dei problemi sollevati dai lavoratori utilizzatori degli stessi.

L’ultimo argomento previsto dal D.Lgs. 626/94 è rappresentato dai programmi di formazione ed informazione dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute. Il D.Lgs. 626/94 pone una particolare attenzione all’attività di formazione ed informazione dei lavoratori, al fine di raggiungere il più elevato coinvolgimento dei lavoratori, responsabilizzandoli al punto di garantire in maniera prioritaria la propria sicurezza e quella degli altri lavoratori. La formazione e l’informazione dovrà incentrarsi sui rischi e le misure di prevenzione relative, sia alla specifica attività svolta, che all’impresa nel suo complesso.

Al fine di garantire una corretta applicazione dell’obbligo di cui all’art. 11 D.Lgs. 626/94, riteniamo utile suggerire le modalità operative di convocazione della riunione periodica.

1. Il datore di lavoro deve indire la riunione mediante convocazioni personali da inviarsi ad ogni soggetto coinvolto, puntualizzando la necessità della presenza di tutti i soggetti individuati dal citato disposto legislativo, pena la non regolarità della riunione;

2. Il datore di lavoro avrà l’onere di predisporre l’ordine del giorno, che dovrà essere indicato o allegato alla lettera di convocazione alle parti;

3. Il datore di lavoro, anche per il tramite del servizio di prevenzione e protezione, ha l’onere di redigere il verbale della riunione che dovrà essere conservato sul posto di lavoro a disposizione di tutti i partecipanti e degli organi di vigilanza. Si raccomanda la sottoscrizione di tutti i partecipanti e di verbalizzare le osservazioni sollevate durante l’incontro;

Trascorso un anno dalla precedente riunione, ovvero in occasione di variazioni significative per la sicurezza, il datore di lavoro ha l’obbligo di indire una nuova riunione. In occasione delle riunioni periodiche successive alla prima, potranno formare oggetto di discussione argomenti e problematiche differenti da quanto indicato dal D.Lgs. 626/94, qualora non si siano verificate variazioni dei rischi valutati ovvero non siano stati immessi sul mercato nuovi dispositivi di protezione individuale maggiormente sicuri rispetto a quelli già adottati.


 


 

2. MODULISTICA


 

2.1 Bozza di verbale della riunione

VERBALE RIUNIONE PERIODICA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI
ART. 11 D.LGS. 626/94

In data odierna ................., presso la sede di ............................... Via ................................ della società ........................ si sono incontrati:
Sig. ................................... in qualità di datore di lavoro (ovvero di suo rappresentante)
Sig. ................................... in qualità di responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione;
Sig. ................................... in qualità di medico competente;
Sig. ................................... in qualità di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
Sig .....................................in qualità di consulente esterno

Nel corso della riunione è stato esaminato il seguente ordine del giorno:

1. analisi del documento di valutazione dei rischi di cui all’art. 4, commi 2 e 3, D.Lgs. 626/94

2. verifica della idoneità dei dispositivi di protezione individuale - DPI -

3. valutazione dei programmi di formazione ed informazione dei lavoratori ai fini della sicurezza e della protezione della loro salute

4. variazioni tecnologiche o di esposizione al rischio

5. ........................... (altro: specificare) ..........................................

Dall’analisi degli argomenti trattati è emerso quanto segue:

Þ relativamente al punto 1. ...........................................................
_________

Argomenti trattati:

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

Problemi emersi:

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

Soluzioni possibili:

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

Incarichi affidati e scadenze previste:

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________



 

Þ relativamente al punto 2: ...........................................................
_________

Argomenti trattati:

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

Problemi emersi:

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

Soluzioni possibili:

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

Incarichi affidati e scadenze previste:

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________



 

Þ relativamente al punto 3: ...........................................................
_________

Argomenti trattati:

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

Problemi emersi:

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

Soluzioni possibili:

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

Incarichi affidati e scadenze previste:

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________



 



 

Þ relativamente al punto 4: ...........................................................



 

_________

Argomenti trattati:

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

Problemi emersi:

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

Soluzioni possibili:

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

Incarichi affidati e scadenze previste:

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________________



 



 

Il medico competente, ai sensi dell'art. 17 comma 1 lettera g), ha comunicato ai rappresentanti per la sicurezza i risultati anonimi collettivi degli accertamenti clinici e strumentali effettuati ed ha fornito indicazioni sul significato di detti risultati.



 



 

Osservazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
.......................................................................

Scritto, letto, confermato e sottoscritto in ................. il ...............

Il datore di lavoro

Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione

Il Medico competente

Il rappresentante dei lavoratori

Il consulente esterno


 


 

2.2 Riunione periodica: richiesta del verbale da parte dell'Rls

 

Da inviare a: datore di lavoro
e p.c.: Rspp

(data)

Oggetto: richiesta di copia del verbale della riunione periodica

Con riferimento a quanto previsto.all'art.11, comma 5, del D.lgs. 626/94, con la presente vi chiedo/iamo cortesemente copia del verbale della riunione periodica tenutasi lo scorso ....

RingraziandoVi per l'attenzione e certo/i di un vostro sollecito riscontro, porgo/iamo cordiali saluti.

Il/i rappresentante/i dei lavoratori per la sicurezza