Più sicurezza per il personale sanitario Manca una legislazione che protegga dagli aghi e dai bisturi insanguinati E' disponibile su un sito belga che si occupa di medicina, un documento (26 pagine in formato pdf disponibile nella sola lingua inglese), che si occupa dei rischi che il personale sanitario corre mentre svolge il proprio lavoro all'interno degli ospedali.

"Oltre 1 milione di addetti ai lavori si ferisce con aghi già utilizzati - strilla il documento nelle sue prime pagine - e più di venti sono le patologie che si trasmettono attraverso il sangue tra cui le temibilissime forme di epatite e l'Aids. Ma questo tipo di infortuni può essere evitato se gli Stati si impegnano ad aggiornare le normative a queste esigenze e se la Ue si prende a cuore il problema e prova a risolverlo con una direttiva ad hoc".

Le ferite cutanee provocate da siringhe, bisturi insanguinati o altri strumenti utilizzati in ambito ospedaliero, sono la principale causa di infortunio per il personale sanitario. Le vittime principali sono gli infermieri (durante le medicazioni sui pazienti) ma anche medici (in sala operatoria) e personale para-sanitario come gli addetti alle pulizie (che vengono a contatto con rifiuti biologici) possono esserne vittime. Le percentuali dimostrano come gli infortuni ogni 100 letti vanno dai 12 ai 30 all'anno ma si stima che tra il 60 e l'89% degli incidenti non venga denunciato. Un infortunato su 3 rischia di contrarre l'Epatite B, 1 su 30 rischia di contrarre l'Epatite C e 1 su 100 rischia di contrarre l'Hiv. E bisogna considerare anche lo stress psicologico del personale sanitario che si sottopone ai controlli e che successivamente, prima di essere reintegrato al proprio posto di lavoro, deve seguire una lunga serie di controlli pure se tutti gli esami danno esito negativo.

Studi indipendenti dimostrerebbero come più dell'80% degli infortuni causati da aghi infetti e bisturi potrebbe essere evitato prendendo delle semplici precauzioni segnalate tra le "buone prassi". Ma serve qualcosa di più: aghi che rientrano nella siringa dopo l'utilizzo e siringhe senza aghi sono solo le due estremità della varietà delle soluzioni proposte dal documento belga.

Dal punto legislativo la Ue è terribilmente indietro rispetto agli Stati Uniti dove esiste già dal 2001 una legge appositamente creata per combattere questo tipo di infortuni (US Federal Register, 2001). A oggi esistono 3 direttive del Consiglio:
- Direttiva 89/391/CEE del Consiglio: afferma che se il rischio non può essere totalmente eliminato è necessario combatterlo alla fonte. Le pratiche pericolose devono essere sostituite con azioni più sicure o meno pericolose. I lavoratori sono responsabili delle loro azioni e devono adeguarle al progresso tecnico se questo significa un maggiore sicurezza.
- Direttiva 89/655/CEE del Consiglio: obbliga i lavoratori a provvedere ai dispositivi di protezione individuale di cui necessitano e sceglierli in modo che siano quelli giusti a ridurre al minimo il rischio.
- Direttiva 2000/54/CE del Consiglio: consolida le raccomandazioni delle direttive precedenti riguardanti gli Agenti Biologici.