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di GIULIO MANCINI
«Da più di quattro anni viviamo in tensione per il rischio di attentati e la
risposta è nella riduzione dell’organico o nell’accelerazione dei controlli
per non guastare l’operativo aeroportuale». Fanno la voce grossa i delegati
sindacali della Polaria dopo l’ennesimo innalzamento dei livelli di
sicurezza per la minaccia di infiltrazioni terroristiche nello scalo.
Prosegue lo stato d’allerta dopo la segnalazione dei servizi di sicurezza
russi su minacce d’attentato. E cresce la rabbia dei rappresentanti
sindacali della Polaria. «Dal 6 gennaio indica Gianni
Ciotti, segretario
provinciale del Siulp sono scaduti i contratti di 40 agenti ausiliari e non
sono stati rinnovati. Come si può pretendere un impegno così febbrile con
personale provato da continui richiami alla massima sorveglianza?». Non meno
intricata la vicenda che chiama in causa la società di gestione “AdR,
Aeroporti di Roma”. Il tema è oggetto di un’interrogazione della deputata
Elettra Deiana al Ministro dell’Interno. Il quesito prende le mosse dal
fatto che «la Direzione centrale dell’AdR ha fatto pervenire alle strutture
della Polizia di Frontiera una lettera nella quale si mette in rilievo e si
invita esplicitamente a che l’attività meticolosamente svolta nelle
operazioni di controllo di sicurezza dei passeggeri siano più contenute e
meno accurate nei tempi per non risultare d’intralcio». «Il senso della nota
è propositivo e tende a evitare ai passeggeri lunghe attese per il controllo
passaporti» si giustifica l’AdR. |