Strategie anti
no-global e interventi della polizia. Incontro promosso da
Rifondazione
Ordine
pubblico: G8, la svolta
Di strategie contro i no-global, del ruolo della polizia nelle
grandi manifestazioni liguri (G8) e campane, e delle conseguenze di
quegli scontri si è parlato alla Stazione marittima in un incontro
organizzato da Rifondazione, con Patrizia Sentinelli della
segreteria nazionale del partito.
«A Napoli e a Genova – ha sostenuto Luigi Dainotti, giudice del
tribunale di Trieste – c’è stata una svolta sostanziale della
gestione dell’ordine pubblico nel Paese. Rispetto ai decenni
precedenti, dove nei grandi eventi di piazza i conflitti venivano
gestiti senza grosse apprensioni, le manifestazioni del 17 marzo e
del luglio del 2001 hanno fatto risaltare un ritorno alle tecniche
d’intervento stile anni ’50, con la militarizzazione del territorio,
l’uso delle armi da fuoco, il ricorso all’arresto di massa. Senza
volere criminalizzare una polizia che non si identifica tutta in
questi fatti, va rilevata una propensione ossessiva e repressiva che
non si riscontrava da tempo, che denota una mancanza di cultura
rispetto alle regole e ai principi democratici».
«Di fronte a questi fatti – così il segretario regionale del Siulp
(il sindacato di polizia) Daniele Dovenna – voglio citare uno dei
protagonisti della nostra segreteria, Francesco Forlao,
demoralizzato per come i tre giorni di violenza genovesi abbiano
potuto azzerare 20 anni di battaglie per la sindacalizzazione e
democratizzazione della polizia». Accanto alla necessità di un
coordinamento delle forze dell’ordine, Dovenna ha richiamato la
necessità di rifarsi alla legge 121/81 che dalla metà degli anni ’60
ha portato un grande e positivo rinnovamento nella concezione
poliziesca dell’ordine pubblico: ed è importante. ha detto, che le
forze politiche e democratiche perseguano il dialogo con la polizia,
senza demonizzarla e isolarla.
ma. lo.
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