Sono tornate in Italia le salme di 18 dei 19 italiani morti nel sanguinoso attentato di Nassiriya, avvenuto mercoledì scorso e costato la vita anche a |
Sono tornate in Italia
le salme di 18 dei 19 italiani morti nel sanguinoso attentato di Nassiriya,
avvenuto mercoledì scorso e costato la vita anche a nove iracheni. E'
atterrato a Ciampino, intorno alle ore 18 di ieri, il C-130 dell'aeronautica
militare che ha trasportato i corpi delle vittime. Un'atmosfera di "solenne"
commozione ha accolto i feretri avvolti dal tricolore. Le bare sono state
portate a terra e schierate sulla pista, dove il picchetto d'onore ha
conferito ai caduti i massimi onori militari. Rappresentanti delle autorità
civili e militari, insieme ad una folla composta di familiari e amici hanno
sfilato in schiera dietro le bare dei caduti, per dare il primo saluto
ufficiale ai dodici carabinieri, quattro soldati e 2 civili morti. Nella
pista di Ciampino anche il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi;
quello del Senato, Marcello Pera e il sindaco di Roma, Walter Veltroni. Da
New York, Carlo Azeglio Ciampi ha detto che anticiperà il ritorno dagli
Stati Uniti. «Farò il possibile per potere anch'io rendere onore alla camera
ardente ed essere poi ai funerali dei nostri caduti in Iraq» - ha detto il
presidente della Repubblica. Le note del "Silenzio" hanno salutato l'uscita
dei feretri dal C-130, poi condotti a spalla da uomini appartenenti alle
varie forze armate: carabinieri, esercito, aviazione e marina. Un silenzio
surreale ha accompagnato il mesto corteo. Le bare sono state poi portate
verso i mezzi di trasporto che le hanno condotte all'istituto di medicina
legale di Roma. Lì verranno effettuati gli accertamenti e le famiglie
dovranno procedere alla terribile identificazione delle salme. Domani sarà
istituita la camera ardente presso la Sala delle Bandiere del Vittoriano e
martedì, alle 11.30, si terranno i funerali solenni presso la basilica
romana di San Paolo Fuori le Mura. Ieri mattina, putroppo, anche il soldato
22enne, Pietro Paolucci è stato dichiarato morto dopo che i genitori avevano
dato l'assenso a staccare le macchine che lo tenevano in vita. La sua salma
rientrerà in Italia domani mattina.
G. V. |