Prc, Ds, Giovani Comunisti e Cgil riuniti in assemblea danno il là a un ciclo di mobilitazioni. La prima, nazionale, a Perugia
Drastico "no" delle Camere Penali alla riforma Fini sulle droghe
 
 
«La via dell'intolleranza che si intende intraprendere con il disegno di legge Fini rappresenta un pericoloso attentato alla libertà dell'individuo, in nome di una visione etica della legge penale, che finirebbe solo per rafforzare un apparato repressivo mai efficace rispetto al fenomeno sociale della diffusione del consumo di sostanze stupefacenti». Questa la drastica valutazione dell'Unione delle Camere Penali, a proposito della riforma Fini sulle droghe.

La proposta di riforma del testo unico sugli stupefacenti non è proprio piaciuta ai penalisti che parlano di «viva preoccupazione» per la crescente criminalizzazione dei semplici consumatori, che andrebbero così ad infoltire le fila della malavita.

Secondo l'Unione delle Camere Penali, infatti, la sterzata repressiva proposta da Fini «avrebbe il solo effetto di intasare i tribunali di processi contro i consumatori di stupefacenti».

Opposizione netta alla riforma è stata espressa anche nell'assemblea di domenica scorsa al centro sociale "Forte Prenestino", cui hanno partecipato tra gli altri Cgil, Rifondazione, Giovani Comunisti e i Ds romani. La parola d'ordine è stata: «No alla legge Fini».

In assemblea, il dito è stato puntato non solo contro la stretta repressiva verso il semplice consumo, ma anche contro «lo stravolgimento del ruolo pubblico della prevenzione e della tutela del diritto alla salute, la sempre più forte privatizzazione dei servizi sanitari e sociali». Lanciato dall'assemblea un ciclo di mobilitazioni. La prima si terrà domani a Perugia: un corteo percorrerà la città dalla stazione di Fontivegge all'Istituto Capitini dove si svolgerà la conferenza interregionale sulle tossicodipendenze.

Giada Valdannini