Evitiamo il ripetersi di tali orrori |
di Luigi De Ficchy - Sost. Procuratore naz. Antimafia |
Tanti cittadini romani hanno ritenuto
intollerabile che alcuni politici abbiano parlato di emergenza legata al
fenomeno dell’immigrazione romena dopo l’omicidio di Giovanna Reggiani, come
se si trattasse di un fatto straordinario che ha colto di sorpresa la classe
politica. Non si può dimenticare che questo barbaro omicidio è l’ultimo di
una serie di crimini violenti commessi nella città. |
Di cosa stiamo parlando? |
di p. il Comm. Stra. Silp-Cgil - Massimiliano Valdannini |
Questa organizzazione sindacale ha
incontrato i colleghi del Reparto Volanti, quel Reparto che una volta era
definito il fiore all’occhiello del pronto intervento nella Capitale e preso
a modello, non solo da altre città e da altre Forze di polizia nazionali, ma
studiato, apprezzato ed applicato presso alcune Polizie estere. |
Udine: 4 Volanti |
di Franco Grando - Segr. gen. Silp-Cgil del Friuli Venezia-Giulia |
Vediamo con preoccupazione il sorgere di
comitati, ronde o nuclei spontanei a tutela del territorio che si pongono
come obiettivo quello di pattugliare il territorio con lo scopo di aiutare
le Forze dell’ordine nel garantire la sicurezza. |
Circuito esplosivo |
di L’Ufficio Stampa - Silp per la Cgil |
Il combinato disposto dell’ultima
Finanziaria, con il taglio delle risorse per la sicurezza, e la discutibile
gestione del commissariato “Ponte Milvio” di Roma ha innescato un corto
circuito esplosivo, di difficile gestione. |
Silp-Cgil
Dichiarazione di Tommaso Delli Paoli, segetario generale Silp per la Cgil.
“Sulla sicurezza in generale, ma in particolare nel capoluogo Partenopeo,
permane l’impressione che non vi è un progetto definito, ma si continua ad
improvvisare.
Dopo l’angoscioso omicidio del tabaccaio di Sant’Antimo, che segue poche ore la
rapina di Giugliano con il ferimento del titolare di un minimarket, si è sentito
forte, nelle sedi istituzionali nazionali e quelle politiche locali, il grido:
‘Adesso è l’ora dell’Esercito’.
Se veramente dopo tanto tempo, a fronte di tanti progetti, questo è il massimo
che si riesce a dire, e purtroppo temiamo a fare, allora non abbiamo bisogno di
altre conferme, siamo affidati ad una schiera impressionante di dilettanti che,
specie sulla sicurezza, corrono il rischio di finire allo sbaraglio. Vorremmo
sapere che fine ha fatto il progetto sicurezza per Napoli, gli uomini, i mezzi,
gli strumenti promessi oltre alla necessità, così come avevamo suggerito in ogni
sede di rendere operativo sul territorio i commissariati e le Squadra di Polizia
Giudiziaria in essi operanti, unico baluardo contro la criminalità di quartiere.
Fino ad ora appare realizzata solo la chiusura di qualche posto di Polizia ed in
particolare quello di Sant’Antimo, le cui competenze sono state assorbite dal
commissariato di Frattamaggiore (che non riesce a garantire la Volante su quel
territorio in tutto l’arco delle 24 ore, cosa che fu denunciata da questa
organizzazione sindacale all’epoca delle sue soppressioni).
Ancora i militari, si chiede, e per fare cosa? Forse a presidiare obiettivi
sensibili, e quali se non abbiamo poliziotti impegnati in questo? Forse davanti
alle scuole dove scippatori e spacciatori li prenderebbero semplicemente in
giro? Oppure come contrasto alla camorra, magari facendo il passo del “gattino”
ai quartieri spagnoli o in zona 167? Ritengo ancora una volta che la vecchia
regola di collegare il cervello alla bocca prima di aprirla appare un segno di
saggezza che molti, a destra e sinistra, sembrano aver perso.
Adesso basta. Contro le proposte del governo e dell’Ammnistrazione in tema
d’impiego dei militari e anche del personale civile, ritenuto quasi possibile
sostituzione del delicato e professionale lavoro di poliziotti, ancorché questo
sia fatto negli uffici; per un progetto di nuova sicurezza, per il potenziamento
degli uffici, per la realizzazione di un nuovo e diverso coordinamento tra le
Forze di polizia, per le modifiche essenziali del Codice penale per la certezza
dei processi della pena, realizzeremo la mobilitazione della categoria,
coinvolgendo, se possibile, i sindacati che hanno dato vita al cartello unitario
nazionale e che rappresentano oltre l’80% dei poliziotti”.
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