Scandalo Sanremo, il sindaco si dimette
 
Il primo cittadino (Fi), indagato per aver ricevuto "mazzette" in cambio di appalti, abbandona la nave. «Una pagina bruttissima», secondo il ministro Scajola
Le voci si sono rincorse, per tutta la mattinata di ieri, poi, la conferma: il sindaco di Sanremo, Giovenale Bottini, si č dimesso dalla carica di primo cittadino, con conseguente caduta della giunta comunale. Bottini (Forza Italia) č indagato per corruzione continuata per un presunto giro di tangenti legato all'organizzazione di vari spettacoli legati al Festival. La sua decisione č giunta a due giorni dal nuovo avviso di garanzia (il primo era scattato a giugno nel corso delle indagini sulle presunte tangenti all'Accademia della Canzone) che gli era stato notificato sabato. Lo stesso giorno in cui la Procura della Repubblica di Sanremo chiedeva gli arresti domiciliari per l'ex assessore al turismo, Antonio Bissolotti, e per l'imprenditore locale Angelo Esposito, ideatore appunto dell'Accademia. Secondo l'accusa, sostenuta dalla sostituta procuratrice Antonella Politi, Esposito avrebbe consegnato tangenti (750mila euro) ai due amministratori per assicurarsi numerosi appalti ed in cambio di finanziamenti comunali per l'organizzazione di eventi nell'ambito dello spettacolo. Sotto il tiro dei giudici, manifestazioni come Sanremo Rock, Sanremo Jazz & Blues. Quest'ultimo scandalo era scoppiato a novembre, quando i primi avvisi di garanzia furono prima recapitati e poi revocati. La cittą dei Fiori, in queste settimane, č stata scenario di un'autentica bagarre. Molte poltrone sono saltate. Prima le dimissioni di Piero Gilardino da "Sanremo Promotion", seguite da quelle di Carlo Conti della societą Amaie (distributrice di acqua e energia) e poi quelle dell'assessore alla floricoltura, Marco Lupi, in concomitanza con la consegna dell'avviso di garanzia al sindaco. Dal governo trapela imbarazzo. «E' una pagina bruttissima, che mi ha dato tantissima amarezza - ha commentato l'imperiese ministro per l'Attuazione del programma Scajola - ma abbiamo la consapevolezza che, fino a quando non verranno accertate le responsabilitą, sia necessaria la presunzione di innocenza». "Canta che ti passa? ". Beh, mica tanto.

G. V.