L’evento giubilare avrebbe dovuto far
aumentare uomini, mezzi e tecnologie. Ma noi, come Cassandre, preventivammo
l’esatto contrario e l’attualità non può che darci ragione, infatti gli
eventi e le manifestazioni si susseguono in continuazione chiedendo agli
stessi operatori turni massacranti con il consequenziale calpestio della
dignità di tutti i poliziotti romani, funzionari compresi.
Alla già precaria situazione organizzativa, il nuovo anno ha portato ai
poliziotti capitolini un deciso abbassamento dei livelli di sicurezza dal
punto di vista della Legge 626/94.
Come ben sappiamo anche la Pubblica Amministrazione avrebbe dovuto applicare
in todo la 626/94 entro l’anno domini 1997.
Nell’anno giubilare 2000 non solo non è stata applicata nell’ambito della
pubblica sicurezza, ma ad oggi non sono state ancora indette le elezioni per
eleggere i vari Rls, tantomeno esiste, nei vari uffici, il documento per la
valutazione dei rischi.
Un comune mortale penserebbe che essendo l’apparato statale una macchina
burocraticamente elefantiaca, come compensazione per la mancata attuazione
della 626/94, l’Amministrazione della pubblica sicurezza avrebbe dovuto
garantire ed aumentare maggiori servizi per la tutela igienico sanitaria e
di prevenzione per gli operatori di Polizia.
Invece no!
Con il nuovo anno dalla prefettura giunge l’ennesima circolare con cui si
comunica la riduzione dei fondi per la pulizia degli uffici e caserme della
Polizia di Stato.
Ciò sta a significare che nella maggior parte dei casi le pulizie,
eufemisticamente parlando, vengono effettuate dal lunedì al venerdì soltanto
per due ore al giorno, lasciando scoperte le giornate del sabato e della
domenica in tutti quegli uffici che per la loro specificità operano
nell’arco delle 24 ore e per 365 giorni l’anno (leggasi Commissariati, Sq.
Volante, Sq. Mobile, Polizia Stradale, ecc.).
Parliamo di pulizie in maniera eufemistica perché da troppo e tanto tempo
stiamo denunciando che il servizio reso ai poliziotti romani non solo è
scadente per il materiale utilizzato, ma in alcuni casi lo è anche come
prestazione d’opera; sebbene le verifiche ispettive ministeriali e della
stessa questura ci diano ragione, pare che ad ogni gara di appalto per ciò
che riguarda le pulizie si vada sempre di male in peggio.
Passeggiando, però, per i corridoi che contano, si prende atto di pavimenti
stralucidati, scrivanie lustrate, bagni in cui ci si potrebbe mangiare,
luoghi in cui si effettuano le pulizie anche il 30 febbraio.
Altra nota dolente è per ciò che riguarda il capitolato della manutenzione
degli immobili. Non si sa da quale antro del dipartimento o della prefettura
sia uscita fuori la notizia ufficiosa che, ora, per ottenere un qualsiasi
intervento presso gli uffici o reparti della capitale, devono giungere alla
divisione del personale Utlgp almeno 10 fonogrammi per ottenere poi una
eventuale autorizzazione cumulativa per gli interventi richiesti. Domanda.
Se in un ufficio durante tutto l’anno solare gli si fulmina solo una
lampadina, si blocca una porta, si ottura un water, si rompe una finestra
ecc. per poter far intervenire la ditta preposta in maniera sollecita cosa
deve fare?
L’ufficio richiedente, per caso, si deve intentare altri 9 guasti per
riparare l’unica emergenza?
Credo che sia giunto il momento di porre termine all’invio delle visite
ispettive sui vari posti di lavoro in tema di ambiente e salubrità, perché
non sono null’altro che una presa in giro all’intelligenza degli stessi
Funzionari, Ispettori, dei Medici e dei colleghi che operano in ogni ambito.
Queste visite ispettive non fanno altro, che verificare, accertare,
trascrivere e sottoscrivere quelle che poi tutti sappiamo essere le
problematiche che affliggono i nostri uffici e di contro dimostrare
l’impotenza dell’Amministrazione centrale nel poter risolvere concretamente
problematiche spicciole, e continuare a mandare in giro queste visite
significa solo il perseverare nel navigare a vista nell’oceano delle
improvvisazioni e del pressapochismo.
Ci domandiamo e domandiamo: ma la cascata di risorse straordinarie piovute
sulla Capitale per l’evento Giubileo che fine ha fatto? I fondi per le
caserme, per gli uffici sono già terminati?
Altro capitolo da affrontare sarebbe quello dei mancati fondi per le nuove
commesse di approvvigionamento delle uniformi della Polizia; molti colleghi
in ambito nazionale nel mese di giugno 2000 con 30-35 e più gradi all’ombra
ancora devono indossare la divisa ordinaria estiva perché sono terminate le
cosiddette atlantiche!
Possibile che le risorse vengano a scarseggiare sempre per i lavoratori e
mai per alimentare lo status simbol, quali scorte e auto blu?
Anche per il dipartimento della pubblica sicurezza il termine ultimo per
applicare in todo il d.lgs 626/94 doveva essere il 1997, ma attualmente non
solo non se ne vede l’alba, ma di fatto con i mancati interventi,
riparazioni e manutenzioni le violazioni alla 626/94 sono ancora più
evidenti e, non dimentichiamo, tutte penali!
Ma cosa importa se un reparto, una caserma, un ufficio versa in condizioni
disperate l’essenziale è che nei corridoi che contano sia sempre tutto
efficiente e lustro; e che non manchi mai la macchina blu per ogni eventuale
esigenza.
Massimiliano Valdannini
Segr. Prov.le Siulp - Roma |