2793ter
Ho perso una ulteriore  occasione , senza alcun rimpianto, per salire su
un'altro treno testé  partito dalla stazione .
Sul  convoglio denominato " Pacchetto Sicurezza " in molti  già ci sono
saliti , blasonandosi con i modi più variegati  , e non in modo silente .
Il conforto è , che questa volta sulla banchina in stazione non mi trovo
solo ma sono in compagnia di una discreta schiera di " non allineati " alle
decisioni della maggioranza  .
Osservando meglio  constato che tra coloro i quali non credono
assolutamente a quella che ci viene offerta come la panacea di tutti i mali
, e che plebiscitariamente viene chiamata " zero tollerance dello Sceriffo
Giuliani  "" , vi sono anche autorevoli esponenti del mondo democratico e
progressista .
Il Beccaria ci ricorda che il miglior deterrente non è nella misura della
pena ma nella sua certezza .
Le teorie del giurista che nel 1764 volse la sua attenzione alla riforma
dell'amministrazione della giustizia , pubblicando il libro dei " delitti e
delle pene ",  sembrava che avessero  previsto , in un certo senso,   il
futuro della giustizia italiana , perché allo status quo si assiste   che
all'interno delle nostre aule di Tribunale , quando i colpevoli  vi ci
giungono , tuta questa  certezza delle pene non pare che vi sia  , se non
per le classi meno abbienti .
Forse bombardando tutte le emittenti e i ripetitori radiotelevisivi , ed
impedendoci di conoscere quotidianamente il funzionamento della giustizia ,
potrebbe essere utile  lo  specchietto per le allodole  messo alla finestra
, consistente nelle ipotetiche attuazioni di   misure drastiche e
risolutive quali l'aumento delle pene e il pugno duro .
Sulla spinta emotiva si possono dire e fare tante cose , ma il comune
denominatore che in questi ultimi tempi  accomuna  i diversi schieramenti
politici  , e che mi  preoccupa molto , è il  genere di proposte che
vengono avanzate , le quali propendono e sono indirizzate tutte verso una
palese involuzione degli apparati di pubblica sicurezza .
Tanto per rimanere sul tema delle involuzioni faccio un piccolo spaccato
sull'amministrazione ove presto la mia opera .
Nel lontano 1842 in Italia nacque la  Guardia Nazionale (deputata
all'ordine pubblico ) e la Milizia  Comunale (per la difesa della
proprietà) .
Da allora ad oggi ha assunto diverse denominazioni quali Guardia Regia,
Guardie di Città e sino al 1981 Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza
data in cui  lasciò il posto all' attuale Polizia di Stato.
Parlo di involuzione perché mi sembra che oggi si rinnovi  quanto accadde
ieri.
Sotto il regime fascista il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza fu
militarizzato con l'imposizione delle  "" stellette ""  onde permettere al
potere un controllo più ferreo su questo apparato di controllo organizzato
e al contempo repressivo .
Per completare tale operazione nella P.S. furono fatti confluire uomini
dalla ex PAI e dall'Esercito  Italiano , in prevalenza Ufficiali e
Sottufficiali , con l'intento di rafforzare il carattere sempre più
militare-repressivo  ( periodo Scelba ) e sempre meno quello da poliziotto.
Da sempre sono stato convinto assertore dell'idea che  sostengo e sosterrò
: l'essere militari non è uguale all'essere poliziotti , pur rispettando al
massimo il lavoro e le funzioni dei primi.
Oggi alle soglie del terzo millennio assistiamo , impotenti , al  ripetersi
di quanto accadde ieri , con la riapertura delle finestre di accesso ai 
militari verso una polizia civile.
Ma il virus latente non è terminato solo con quest'ultima operazione  in
ordine di tempo, infatti negli  ultimi anni abbiamo visto il lento ma
costante ripristinarsi di vecchi usi e costumi di chiara marca "
militarista " quali  :  il ritorno dell'uso della sciarpa sabauda,  degli
alamari da bavero per i Funzionari a mo' di Ufficiali dei Carabinieri,
della sciabola da parte di Funzionari ed Ispettori,  della mancata
abolizione della stella a cinque punte (prettamente militare ) dai gradi
dei Funzionari , il ritorno dei Cappellani Militari,  con una sempre più
marcata  proiezione , all'interno delle nostre scuole e/o reparti , verso
una disciplina di stampo militare con la consequenziale  diminuzione della
preparazione e professionalità specifica del nostro settore .
Avendo abolito le frontiere nell'ambito del territorio di Schengen possiamo
palesare che mentre  l'Europa chiede un'unica Polizia Europea con lo status
giuridico civile , e nazioni come Belgio e   Francia si adoperano a
smilitarizzare le proprie Gendarmerie  in Italia ,  invece , ci si impegna
a rafforzare le Polizie Militari emarginando  e limitando  quelle civili.
E' di questi giorni una notevole  spinta di accelerazione sull'atto Senato
2793 ter per il riordino dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di
Finanza  , nel cui contesto  con emendamenti di una trasversalità più unica
che rara si chiede all'unisono la regionalizzazione delle Polizie civili ed
il rafforzamento di quelle militari con  il passaggio delle  funzioni dalle
prime alle seconde .
Presagisco che tutta questa adrenalina e consequenziale trasversalità
parlamentare venga smossa dagli ultimi accadimenti nei Balcani   dando
dimostrazione agli eventuali  indecisi che l' efficienza dell'apparato
militare non ha eguali .
Hai visto mai che prima di andare in pensione debba essere costretto a
rivedere nuovamente la Polizia con tanto di stellette e   indossante la "
nera " uniforme  con  tanto di stivaloni  di egual colore e  lucentezza  ?
Maggio 1999


Massimiliano Valdannini
Direttivo SIULP Roma