Più fatti, meno parole

Il questore di Roma ha inaugurato un innovativo sistema di partecipazione delle strategie e dei metodi ritenuti idonei a contrastare i fenomeni criminali rivolgendosi direttamente ai mezzi di comunicazione così da esaltare e pubblicizzare le scelte adottate. La continua e pressante richiesta di "fattiva partecipazione" nell'attività di controllo, osservazione e segnalazione di qualsivoglia comportamento sospetto da parte di portieri, amministratori di condominio, albergatori, commercianti, non può non preoccupare perché concepisce e configura l'intero assetto sociale come un unico e indistinguibile contesto permeato dal sospetto e dal controllo indifferenziato e costante di tutti nei confronti di tutti. Si è scambiato, così, il dovere di collaborazione dei cittadini con le forze dell'ordine in occasione di fatti delittuosi, con una generica e censurabile opera di affiancamento alle forze di polizia per attività sicuramente foriere di equivoci incomprensioni e inutili sovrapposizioni.
Ancora più risibile appare l'idea dei "fratini" allo stadio, una sorta di angeli custodi dei tifosi più esaltati con il compito di "evangelizzare" le curve. Tali proposte denotano assoluta mancanza di cognizione delle complicate questioni che attualmente agitano le competizioni calcistiche, e, conseguentemente, le opposte tifoserie. Auspichiamo per il futuro un maggior rigore e una più attenta valutazione nelle pubbliche esternazioni perché i gravissimi episodi di violenza con feriti, incendi di autovetture e quant'altro, avvenuti nella recente gara di calcio siano effettivamente debellati e non solo elusi. Nulla aggiungiamo alla tematica, tanto pubblicizzata, del "poliziotto di prossimità" se non che rappresenta un mero artificio dialettico, in realtà privo di qualsivoglia consistenza concreta, utilizzato esclusivamente per evocare chissà quali straordinari rimedi alla tangibile inefficienza dell'attuale competitivo apparato di sicurezza che complessivamente oggi è in grado di accertare meno del 4 per cento dei reati "di prossimità" denunciati. Speriamo, per il futuro, meno proclami e meno pubblicità, ma un maggiore e concreto impegno.

Prc federazione romana, dipartimento
Enti locali-commissione sicurezza