Al Ministro dell'interno.
Posto che:
a breve è previsto entri in funzione il Centro di Permanenza
Temporanea e Assistenza (C.P.T.A.) di Modena, di nuova edificazione,
che potrà ospitare fino a sessanta cittadini stranieri in attesa -
per un massimo di 30 giorni (20+10) - del completamento delle
pratiche di identificazione, dell'ottenimento del lasciapassare
rilasciato dalle autorità dello Stato di appartenenza e della
disponibilità dei vettori per i rimpatrii possibili, secondo quanto
previsto dal testo unico n. 286/1998 e dal suo Regolamento attuativo;
l'attuale organico della Questura di Modena non è assolutamente in
grado di fronteggiare le necessità di personale di Pubblica sicurezza
- si valuta in circa 60 unità - per le attività di vigilanza e
controllo permanenti e per quelle burocratiche e amministrative
richieste dalla nuova struttura, oltre che per la formazione delle
scorte necessarie per tutti gli accompagnamenti e non solo di quello
finale nei casi dei rimpatrii che risulteranno possibili; è da
ritenersi assolutamente improponibile l'ipotesi di contare
sull'attuale organico della Questura di Modena poiché ciò
significherebbe porre a rischio grave la sicurezza dei cittadini
oltre che la paralisi dell'attività investigativa e di controllo del
territorio, già carenti per insufficienza di organico, nonostante
l'abnegazione e la generosità di impegno di tanti dirigenti e
operatori di Pubblica sicurezza; anche l'attività amministrativa
della Questura di Modena necessita di un urgente potenziamento degli
addetti, a partire innanzitutto dall'Ufficio Immigrazione, nel quale
- in un territorio in cui lavorano e vivono circa 30.000 cittadini
stranieri regolari - operano solo 22 addetti (a Bologna, pressoché
per lo stesso numero di cittadini stranieri regolari, gli addetti
all'Ufficio sono invece 40) e che, nonostante il loro gravoso lavoro
quotidiano, non si riescono ad evitare gravi disagi per i cittadini
stranieri, oltre che per le famiglie e le imprese modenesi utenti di
detto ufficio; ricordato che:
l'impegno di provvedere ad assegnare alla Questura di Modena, in
aggiunta all'organico attuale, il personale di Pubblica sicurezza
necessario per il funzionamento del C.P.T.A. figura nel "Patto per la
Sicurezza" stipulato qualche anno fa tra il Sindaco di Modena e il
Ministro dell'interno e successivamente sempre confermato; in questo
senso, Prefetto e Questore hanno sempre conseguentemente dato
assicurazioni e che, nella stessa direzione, vanno le richieste dei
Sindacati di polizia - di recente ribadite a Modena in un convegno
indetto dal SIULP con la
condivisione dei parlamentari e
dell'esponente del governo in carica, presenti - e quelle di CGIL,
CISL e UIL, delle associazioni industriali, artigianali, del
commercio e del volontariato ed, innanzitutto, i ripetuti
pronunciamenti del Consiglio Comunale di Modena e dei Consigli delle
Circoscrizioni (Quartieri), si chiede di sapere per quali ragioni il
Ministero dell'interno, a poche settimane dall'entrata in funzione
del C.P.T.A. di Modena, non abbia ancora proceduto ad attivare gli
uffici ministeriali competenti affinché siano assegnate alla locale
Questura le unità di personale necessarie per un suo sicuro ed
efficace funzionamento e se e come si intenda, con urgenza,
provvedere in tal senso.
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