Legislatura: XIV Ramo: Camera
Tipo Atto: INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA Numero atto: 4/01161
Data presentazione: 25-10-2001 Seduta di presentazione: 53

Testo dell' atto

 

Presentatore

Cognome Nome Gruppo
CASTAGNETTI Pierluigi MARGHERITA, DL-L'ULIVO (MARGH-U)

 

Cofirmatari

Cognome Nome Gruppo
SODA Antonio DEMOCRATICI DI SIN.-L'ULIVO (DS-U)
MONTECCHI Elena DEMOCRATICI DI SIN.-L'ULIVO (DS-U)

 

Stato Iter
Iter concluso

 

Destinatari

  Data
MINISTERO DELL'INTERNO 25-10-2001

 

Argomento

 

 
Classificazione con termini TESEO
AGENTI DI POLIZIA
CASERME
CONTRIBUTI PUBBLICI
MENSE DI SERVIZIO
Indicizzazione : geopolitica e sigle
QUESTURA
REGGIO NELL'EMILIA (REGGIO NELL'EMILIA+ EMILIA ROMAGNA+)

 

Fasi Iter

 

  Data
RISPOSTA DEL GOVERNO 07-02-2002
ITER CONCLUSO 25-02-2002

 

RISPOSTA PUBBL. NELL'ALL. B SEDUTA 0103)
PUBBLICATA IN ALLEGATO AI RESOCONTI DELLA SEDUTA

 

Partecipanti

 

  Cognome Nome Gruppo Rappr. Governo Data
RISPOSTA GOVERNO MANTOVANO Alfredo   INTERNO 07-02-2002

 


 

 

Testo dell'Atto
Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
a causa dei lavori di ristrutturazione della caserma Cialdini di
Reggio, Emilia, è stata chiusa la mensa della questura; in passato
gli agenti hanno sempre ricevuto nella loro busta paga un contributo
di 5 mila lire ad integrazione del costo del pasto consumato in
caserma, pari a 11 mila lire;
gli agenti dopo aver stipulato una convenzione con un privato per
consumare i pasti, hanno scoperto di non poter più usufruire del
contributo erogato dal Ministero dell'interno;
questa situazione, di forte disagio per gli agenti, si protrae da
diverse settimane e finora non si è trovata una soluzione al
problema; inutili sono state anche le proteste civili dei
rappresentanti del Siulp reggiano -:
quali provvedimenti si intenda adottare per assicurare un servizio
mensa efficiente e dignitoso agli agenti di pubblica sicurezza di
Reggio, senza gravarli di ulteriori oneri, ripristinando il
contributo erogato dal Ministero, essendo la indisponibilità della
mensa interna causata da forza maggiore.
(4-01161)
 


 

 

Risposta del Governo
Si fa presente che a seguito della chiusura temporanea della mensa
non obbligatoria di servizio della questura di Reggio Emilia per
lavori di ristrutturazione dei locali, con decorrenza dal 1o
settembre 2001 è stata stipulata una convenzione con un ristorante di
quel capoluogo, che fino al 30 giugno 2002 funzionerà esclusivamente
per il personale della polizia di Stato.
L'esercizio dispone di una recettività di circa cinquanta persone,
sufficiente per la media giornaliera del personale che si avvale del
servizio, ed il costo pro-capite è stato convenuto in quindicimila
lire a pasto.
Quanto al "contributo" di cinquemila lire, che il personale avrebbe
in passato ricevuto nella busta paga, ad integrazione del costo del
pasto consumato in caserma di undicimila lire, preliminarmente si
rappresenta che il decreto interministeriale del 1o aprile 1999
(pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 3 luglio 1999), contenente
disposizioni di natura contabile disciplinanti le mense non
obbligatorie di servizio della polizia di Stato, non dispone
l'erogazione da parte del Dipartimento della pubblica sicurezza del
ministero interrogato né di contributi in contanti, né tantomeno in
busta paga.
Inoltre, l'articolo 5, comma 3, della citata normativa prevede che il
personale della polizia di Stato, onde fruire del servizio di mensa
non obbligatoria, è tenuto al pagamento di una somma corrispondente
alla spesa per l'acquisto dei generi alimentari impiegati per ciascun
pasto, maggiorata dal 60 per cento fino al 100 per cento, a titolo di
contribuzione ai costi diretti sostenuti per assicurare il servizio.
In particolare, il prezzo per i pasti a pagamento era stato fissato
in seimila lire.
Poiché il costo sostenuto dall'amministrazione per un pasto consumato
presso la mensa in questione era di undicimila lire, ne consegue che
i dipendenti interessati hanno indirettamente ricavato un beneficio
di cinquemila lire, che costituisce l'importo della spesa sostenuta
dall'amministrazione per la copertura dell'intero costo di undicimila
lire.
Tenuto conto che il citato decreto interministeriale non estende
l'applicazione di detto beneficio nell'ipotesi in cui il servizio
mensa venga offerto presso esercizi privati, ne consegue che in
quest'ultimo caso il dipendente potrà avvalersi della convenzione
stipulata dall'amministrazione, ma dovrà versare l'intero prezzo
convenuto dall'amministrazione con il ristoratore privato.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Alfredo Mantovano.