Legislatura: | XIII | Ramo: | Camera |
Tipo Atto: | INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA | Numero atto: | 4/34271 |
Data presentazione: | 27-02-2001 | Seduta di presentazione: | 868 |
Presentatore |
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Cognome | Nome | Gruppo |
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DE CESARIS | Walter | MISTO (MISTO) |
Destinatari |
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Data | |
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MINISTERO DELL'INTERNO | 27-02-2001 |
MINISTERO DELLA SANITA' | 27-02-2001 |
Argomento |
Classificazione con termini TESEO |
LUOGHI E AMBIENTI DI LAVORO |
POLIZIA DI STATO |
PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI E INFORTUNISTICA |
Indicizzazione : geopolitica e sigle |
DL 1994 0626 |
SIULP |
Testo dell'Atto |
Al ministro dell'interno, al Ministro della
sanità. - Per sapere - premesso che: il sindacato unitario lavoratori di polizia (SIULP) segreteria provinciale di Roma ha sollevato il problema inerente la completa inattuazione del decreto legislativo 626 del 1994 in tutti gli ambienti della polizia di Stato della capitale e della provincia; in particolare viene fatto rilevare che non si è ancora proceduto alla designazione del rappresentante per la sicurezza in ogni singolo posto di lavoro né alla creazione del previsto servizio di prevenzione e protezione; non risulta che i luoghi di lavoro siano stati adeguati in base alla normativa del decreto legislativo 626 del 1994, garantendo tutti gli standard di sicurezza e salute dei luoghi di lavoro e degli alloggi collettivi di servizio; non risulta che le attrezzature di lavoro siano state adeguate in base alla normativa del decreto legislativo 626 del 1994; non risulta che sia stata attivata la prevista sorveglianza sanitaria sul personale della polizia di Stato di cui agli articoli 16 e seguenti del decreto legislativo 626 del 1994; risulta che a causa di una ulteriore drastica riduzione di stanziamenti gli uffici di polizia ricevano due ore di pulizie giornaliere dal lunedì al venerdì in orario antimeridiano, lasciando di fatto scoperte le giornate di sabato e domenica in tutti quegli uffici che per la loro attività rimangono aperti nell'arco delle ventiquattro ore per 365 giorni l'anno, non garantendo nei fatti una copertura igienico sanitaria sia per gli operatori sia per i cittadini che vi accedono; risulta che, a causa di una ulteriore drastica riduzione si stanziamenti a favore degli uffici di Polizia, le opere di manutenzione non siano del tutto sollecite facendo permanere molti ambienti di lavoro degradati e che vedono la presenza oltre che degli operatori anche dei cittadini; risulta che i caschi antisommossa utilizzati dagli operatori di polizia in servizio di ordine pubblico siano in dotazione di reparto e non individuale, ciò sta a significare che ad ogni servizio viene assegnato un casco già utilizzato da altri agenti senza che detto u-bot venga mai sottoposto a dei processi igienizzanti prima dell'uso successivo; non risulta che negli ambienti ove esista la presenza di videoterminali vi sia stato il previsto adeguamento tenendo conto in particolare della vetustà ed efficienza delle macchine presenti, dei locali, dello spazio, dei riflessi e sfarfallamenti, della ergonomicità e postura, del ricambio e purezza dell'aria, degli abbagliamenti e della corretta illuminazione, del calore, della radiazione, dell'umidità, dell'interfaccia elaboratore/uomo, e che tantomeno venga rispettata la norma relativa alle pause di lavoro da parte degli operatori impiegati a tali postazioni; non risulta che in molti ambienti della polizia di Stato siano state eliminate le barriere architettoniche per facilitare gli accessi ai portatori di handicap; ritenuto che il termine ultimo per l'adeguamento al decreto legislativo 626 da parte della pubblica amministrazione (polizia di Stato compresa) era il 1o gennaio 1997 -: se non ritengano opportuno verificare quanto detto in premessa e quali iniziative intendano assumere per risolvere le incongruenze segnalate (4-34271) |