MASCIA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il personale medico e paramedico della Polizia di Stato ha, tra gli altri, il compito di fornire assistenza sanitaria durante i rimpatri collettivi di cittadini stranieri effettuati con voli charter o di linea; in genere gli agenti reclutati per queste missioni sono scelti tra poliziotti volontari che, previa visita medica e test psicoattitudinali, vengono ammessi alla frequenza di un specifico corso di addestramento; il Siulp segnala che il personale medico e paramedico della Polizia di Stato impegnato nelle medesime missioni non solo non è selezionato su base volontaria, ma non è sottoposto alle visite mediche e ai test psicoattitudinali, né è addestrato per questa specifica attività;
tale attività risulta imposta al personale medico e paramedico sulla base dei turni Spis e quasi sempre con un margine di preavviso che non consente di tenere conto degli eventuali problemi familiari e personali degli addetti; la durata di questi viaggi è di almeno 48 ore ma spesso, a causa del ritardo dei voli imprevisti vari, il personale rimane nel paese straniero più a lungo e, in alcuni casi, senza neanche poter scendere dall'aereo -: se non ritenga inaccettabile tale disparità di trattamento nei confronti del personale medico e paramedico della Polizia di Stato che, pur con funzioni diverse, si trova ad operare nelle medesime situazioni; se non ritenga necessario riportare nell'alveo della contrattazione sindacale l'organizzazione del servizio del personale medico e paramedico della Polizia di Stato per quanto riguarda questo specifico compito.
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