Legislatura: | XIII | Ramo: | Camera |
Tipo Atto: | INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE | Numero atto: | 5/04969 |
Data presentazione: | 27-07-1998 | Seduta di presentazione: | 399 |
Presentatore |
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Cognome | Nome | Gruppo |
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MICHELANGELI | Mario | RIF.COM. - PROGR. (RC-PROGR) |
Destinatari |
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Data | |
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MINISTERO DELL'INTERNO | 27-07-1998 |
Argomento |
Classificazione con termini TESEO |
ACCORDI SINDACALI |
POLIZIA STRADALE |
SANZIONI DISCIPLINARI NEL PUBBLICO IMPIEGO |
TRASFERIMENTO DI PERSONALE |
TURNI DI LAVORO |
Indicizzazione : geopolitica e sigle |
SIULP |
FROSINONE (FROSINONE+ LAZIO+) |
Testo dell'Atto |
Al Ministro dell'interno. - Per sapere -
premesso che: in data 19 febbraio 1998 il dirigente del compartimento "Polizia stradale" ha stabilito, con un'apposita circolare compartimentale, i nuovi turni di servizio per i reparti della specialità nella regione Lazio. Da quel momento, nonostante la ferma opposizione delle organizzazioni sindacali, con in prima fila il Siulp, i lavoratori di polizia della Polstrada di Frosinone non hanno avuto più alcuna garanzia sul proprio servizio. Infatti, sebbene l'Accordo nazionale quadro sottoscritto dal Ministro dell'interno con le organizzazioni sindacali, detti con precisione i modi di svolgimento dei turni su 24 ore (articolo 7 ed allegato a), per gli operatori della Specialità, tutto ciò non ha avuto più alcun valore. Infatti, il predetto articolo che prevede una rotazione su quattro quadranti ed un riposo (19/01-13/19-07/13-01/7-R), proprio per consentire un recupero delle energie psico-fisiche a quei lavoratori di polizia impegnati in attività particolarmente stressanti come i servizi di pattugliamento stradale, volante, di vigilanza ad obiettivi fissi, eccetera, è sistematicamente ignorato dalla dirigenza della Polstrada e dai comandanti dei reparti minori. Questo provoca lo slittamento del riposo che, in alcuni casi, viene "concesso" (terminologia cara alla dirigenza), anziché fruito, anche dopo 8, 9, 10 giorni; oltretutto ciò ha provocato pesanti reazioni del Siulp che, a tutt'oggi, non hanno sortito alcun effetto. Infatti, sebbene siano state attivate le procedure previste dall'articolo 20 dell'Anq ovvero sia stato interessato l'Ufficio rapporti sindacali del Ministero dell'interno, questo, nonostante siano passati i sessanta giorni previsti, ancora non ha formulato alcuna risposta motivata. Nel frattempo il disagio per i lavoratori resta e le violazioni all'accordo quadro si susseguono incessantemente. La dirigenza della Specialità, inoltre, continua a non fornire informazioni alle organizzazioni sindacali; a causa dei contrasti sorti tra il Siulp e la dirigenza in questa provincia, a metà maggio, il ministero dell'interno ha disposto un servizio ispettivo. Nel corso di quest'ispezione, un ispettore non ha mostrato equidistanza tra le parti, anzi, ha utilizzato in alcuni casi toni intimidatori nei confronti di elementi del personale che, più di tutti, sia perché sindacalisti, sia perché convinti della necessità del rispetto degli accordi sindacali, si erano distinti nei vari uffici. Nel corso dell'ispezione, più volte, ha invitato il personale ad accettare "la situazione di fatto" e a non rivendicare l'applicazione di turnazione in quinta; ha fatto presente ad alcuni colleghi di essere "un tagliatore di teste", invitando i colleghi a non fare sindacato durante le ore di servizio (?), ha ripetuto più volte che l'aria a Frosinone è insalubre e che, pertanto, qualcuno avrebbe dovuto ossigenarsi in Trentino. In un'occasione, avendogli fatto notare che ben venticinque persone su trentuno avevano chiesto di essere trasferite da un reparto, ha risposto affermando che si potevano accontentare mandandoli in Trentino; il 24 aprile con una ministeriale del 18 aprile un agente scelto con neppure due anni di permanenza alla sottosezione di Frosinone sede disagiata, è stato trasferito senza cambio in questura suscitando le reazioni dei colleghi scavalcati da questo trasferimento che ha visto, in data 22 giugno 1998, 15 agenti presentare un apposito ricorso al Tar; in data 4 maggio 1998, ad un agente scelto della Polstrada in servizio presso la sottosezione autostradale di Frosinone è stata contestata la sanzione disciplinare della deplorazione (con pesanti conseguenze per il futuro), per il mancato adempimento di un ordine a lui impartito in data 23 febbraio 1998. A parte la distanza temporale dall'ipotetico comportamento scorretto alla contestazione, il procedimento è parso subito sproporzionato ed anomalo, innanzitutto per la resistenza alla concessione delle copie degli atti contenuti nel relativo fascicolo disciplinare, quindi per il mancato rilascio della corrispondenza tra compartimento Polstrada di Roma e la questura di Frosinone e, poi, per l'assoluta mancata contestazione immediata del fatto, per l'inesistenza dell'ipotetico ordine, emersa dalla visura degli atti. Addirittura, cosa al di fuori d'ogni logica, il collega presente il 22 febbraio 1998 al momento del "fatto", sebbene avesse presentato in data 18 giugno 1998 un'apposita relazione, nella medesima giornata, contestualmente alla presentazione della predetta relazione, è stato sentito a verbale direttamente dal dirigente la sezione Polstrada di Frosinone. Le copie degli atti sono state rilasciate, all'agente scelto oggetto dell'incredibile procedimento, tra il 18 e il 19 giugno (venerdì) e per il 23 è stata convocata la commissione consultiva, senza informarlo della sua possibilità di farsi assistere da un difensore. A seguito della riunione della predetta commissione, all'agente è stata inflitta la sanzione del richiamo scritto, con una motivazione inconsistente, nonostante le vistose lacune del procedimento e l'inesistenza del comportamento scorretto. L'agente in argomento s'è sempre distinto per le sue posizioni vicine al Siulp ed in difesa d'una democratica applicazione dell'accordo nazionale quadro; va considerato che in data 2/3 luglio 1998, a causa proprio di un pesante arretramento delle relazioni sindacali, che hanno scatenato una serie di atteggiamenti antidemocratici da parte dell'amministrazione dell'interno, il direttivo nazionale del Siulp ha proclamato lo stato di massima mobilitazione della categoria con un'iniziativa di volantinaggio da attuarsi nella stessa giornata su tutto il territorio nazionale; inoltre, va tenuto presente, che la mancata applicazione di un accordo, quello nazionale quadro, oltre a creare pesanti disagi ai lavoratori di polizia (in autostrada impegnati in sedi disagiate); sia a livello fisico (nove giorni senza poter fare il riposo percorrendo centinaia di chilometri di giorno e di notte è insopportabile per chiunque) sia a livello familiare per la più totale incertezza sul servizio, rappresenta un abbassamento anche dei livelli di sicurezza sulle strade; la dirigenza, infatti considera più importanti i turni diurni, per la possibilità di contestare infrazioni ed utilizzare l'autovelox, che i notturni nei quali, è storicamente dimostrato, si esercita una più continua opera di controllo del territorio con una repressione dei reati quali il furto di auto rubate; la notte, tra l'altro, rappresenta un orario di maggior rischio per gli utenti della strada e per i lavoratori di polizia, in caso di turbative alla circolazione se sul tratto vi è una sola pattuglia di vigilanza stradale -: quali atti intenda mettere in atto il Ministro interrogato al fine di risolvere i gravosi problemi denunciati dal Siulp frusinate e riportati in premessa al fine di garantire, oltre che un clima sereno all'interno delle forze di polizia senza ricorrere a toni minacciosi o ad azioni disciplinari prive di fondamento che sortiscono effetti contrari, una maggiore serenità e sicurezza degli agenti sottoposti a turni stressanti che inevitabilmente si ripercuotono sugli utenti e cittadini tutti che invece devono avere il massimo della tutela. (5-04969) |