La S.C. torna ad affermare il principio secondo cui, anche
in mancanza di un’espressa previsione contrattuale, il lavoro prestato oltre
il sesto giorno consecutivo deve essere retribuito in misura maggiore
rispetto a quello ordinario, ribadendo l’onere, per il datore di lavoro
convenuto in giudizio, di provare i fatti impeditivi del diritto azionato
dai lavoratori, quali la sussistenza di clausole contrattuali comportanti
benefici compensativi. |