L’insubordinazione si
verifica quando l’ordine non eseguito sia stato impartito da un
superiore – E non quando provenga da un collega di pari livello –
Deve ritenersi correttamente esclusa, da parte del giudice di merito, la
sussistenza dell’insubordinazione, quale giustificato motivo del
licenziamento, quando l’ordine non eseguito sia stato impartito al
lavoratore da un collega di pari livello, privo nei sui confronti di
alcun potere gerarchico. Perché si possa ritenere sussistente
l’insubordinazione, il datore di lavoro deve provare che la disposizione
non eseguita sia stata emessa da un superiore del lavoratore incolpato
(Cassazione Sezione Lavoro n. 6668 del 5 aprile 2004, Pres. Senese, Rel.
De Matteis).
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