Cassazione: marito paga in ritardo l'ex? Via i soldi dalla busta paga |
Il marito versa in ritardo gli alimenti alla ex moglie? Rischia di vedersi decurtare, per ordine del giudice civile, i soldi direttamente dalla busta paga. Lo ha sottolineato la prima sezione civile della Cassazione nel respingere il ricorso di un marito napoletano, Giovanni S., separato dalla moglie Maria Rosaria che si era opposto alla decisione del Tribunale di Torre Annunziata che aveva ordinato al ministero delle Finanze di decurtare all'uomo 568 euro dalla busta paga, il corrispettivo del mantenimento che doveva alla consorte. Secondo la Cassazione decurtare i soldi dallo stipendio al marito inadempiente o semplicemente in ritardo con i pagamenti alla moglie e' legittimo in quanto ''l'articolo 156 del codice civile attribuisce al giudice la possibilita', oltre che di disporre il sequestro di parte dei beni del coniuge obbligato, di ordinare ai terzi, tenuti a corrispondere, anche periodicamente, somme di denaro all'obbligato, che una parte di esse venga versata direttamente agli aventi diritto''. |
Cassazione: gare in velocità? Scatta la confisca dell'auto |
Gare in velocita', scatta l'obbligo della confisca
dell'auto. Lo sottolinea la Corte di Cassazione con una sentenza nella
quale ha confermato la legittimita' della decisione di confiscare il
veicolo ad un 27enne torinese, ........, che aveva ''gareggiato in
velocita', alla guida di un'auto vettura con i conducenti di altri veicoli
a motori''. Una misura obbligatoria data la ''pericolosita' della
disponibilita''' di un veicolo impiegato per una gara di velocita'.
Inutilmente il giovane si e' rivolto alla Cassazione contro la decisione
del Tribunale di Torino del dicembre 2005, rilevando che lo stesso
giudice, nei confronti degli altri coimputati, non aveva disposto la
confisca del mezzo con palese disparita' di trattamento. La quarta sezione
penale ha respinto il ricorso rilevando che la nuova norma contemplata
nella legge 214 del 2003 ''ha introdotto una fattispecie incriminatrice
piu' grave di quella precedente non solo perche' la pena e' stata
aumentata ma altresi' per la trasformazione della fattispecie da
contravvenzione a delitto''. In ogni caso, sottolineano ancora gli
'ermellini' nella sentenza 38017, ''anche a voler ritenere che la confisca
fosse da giudicare facoltativa, il giudice di merito ha implicitamente
motivato sulla pericolosita' della disponibilita' dell'autovettura
impiegata per una gara di velocita'''. Da qui il rigetto del ricorso di
Emanuele. F. condannato pure al pagamento delle spese processuali. Torna
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