Sei mesi per decidere se destinare il proprio Tfr a un fondo pensione complementare, esplicitamente o con il silenzio assenso, o se "lasciarlo in azienda"conferendolo però, nel caso di imprese con almeno 50dipendenti a un Fondo della Tesoreria presso l'Inps. E per chi ha già comunicato la propria scelta, basta una conferma - attraverso i nuovi moduli - da effettuare entro 30 giorni: la data di decorrenza dell'opzione sarà quella già comunicata. Sono queste le principali novità dei decreti attuativi per la destinazione del Tfr - firmati dai ministri del Lavoro e dell'Economia, Cesare Damiano e Tommaso Padoa-Schioppa - che andranno oggi in Gazzetta Ufficiale (pubblicati sul numero in edicola il 1 febbraio). FINO AL 30 GIUGNO PER DECIDERE: I lavoratori dipendenti del settore privato che abbiano un rapporto di lavoro in essere al 31 dicembre 2006 hanno tempo fino al 30 giugno 2007 per scegliere a chi conferire il tfr maturando (chi è stato assuntodopo ha sei mesi di tempo dalla data di assunzione) o se lasciarlo in azienda. La manifestazione di volontà avviene compilando un apposito modulo i cui fac-simile sono stati resi noti ieri. In caso mancata comunicazione all'azienda entro questo termine il Tfr sarà automaticamente versato al fondo di categoria. MODULI PER L'OPZIONE: sono due, uno (denominato 'Tfr1') destinato ai lavoratori assunti "entro il 31 dicembre 2006" ed uno per quelli assunti dopo tale data (il modulo 'Tfr2''). Il fac-simile per i lavoratori con data di assunzione precedente al primo gennaio 2007, è composto da due pagine e prevede quattro 'quadri', ognuno dei quali riservato alla compilazione in base alle caratteristiche del lavoratore. Il primo riguarda quelli iscritti alla èprevidenza obbligatoria dopo il 28 aprile 1993 che alla data del 31 dicembre scorso non versino il tfr a una "forma pensionistica complementare". Il secondo 'quadro' riguarda, invece, i lavoratori iscritti alla previdenza obbligatoria prima del 29 aprile 1993 e che "alla data del 31 dicembre" scorso già versavano il tfr a un fondo integrativo. Il terzo 'quadro' è riservato, poi, a i lavoratori iscritti alla previdenza obbligatoria prima del 29 aprile 1993 ma che, alla fine dell'anno scorso, non avevano sottoscritto nessuna forma di previdenza complementare ed "ai quali si applicano contratti" che prevedano la possibilità di conferire il tfr. L'ultimo quadro, il quarto, è per i lavoratori iscritti alla previdenza obbligatoria prima del 29 aprile 1993 e che a fine dicembre 2006 non versavano il tfr ad una forma previdenziale complementare ma a cui non si applicano accordi che prevedano questa possibilità. Per quanto riguarda, invece, il modulo per i neo-assunti (quello Tfr2) il fac-simile, sempre di due pagine, prevede tre quadri: uno per coloro che sono iscritti alla previdenza obbligatoria dopo il 28 aprile 1993, uno per quelli che sono iscritti prima del 29 aprile 1993 e, infine, uno per quelli iscritti prima del '93 ma che hanno contratti che non prevedono accordi collettivi di previdenza complementare. CHI HA GIA' COMUNICATO LA SCELTA: dovrà solo confermarla, entro 30 giorni, compilando i moduli ad hoc. Sarà valida la data in cui l'opzione è già stata inviata al proprio datore di lavoro. CON SILENZIO ASSENSO TFR A FONDO COMPLEMENTARE DALL'1 LUGLIO: in caso di mancata manifestazione della volontà del lavoratore entro il 30 giugno, il datore di lavoro (in base al silenzio-assenso) verserà il tfr maturando a decorrere dall'1 luglio alfondo complementare di categoria. In caso di esplicita adesione del lavoratore a una forma di previdenza complementare, invece,il Tfr sarà versato al fondo prescelto a decorrere dal primo luglio 2007 "anche con riferimento al periodo compreso tra la data di adesione e il 30 giugno 2007". IN 50 DIPENDENTI ANCHE PART TIME E CONTRATTI A TERMINE: Nel calcolo dei cinquanta dipendenti a partire dai quali il Tfr lasciato in azienda deve essere trasferito all'Inps sono inclusi "tutti i lavoratori con contratto di lavoro subordinato a prescindere dalla tipologia del rapporto e dall'orario di lavoro. Sono esclusi i contratti a termine inferiori a tre mesi, i lavoratori a domicilio, gli impiegati quadri e dirigentidel settore agricolo. ESCLUSI COLLABORATORI DOMESTICI: La bozza esclude dal meccanismo del silenzio assenso i lavoratori domestici. NASCE FONDINPS, DISTINTO DA INPS: Il fondo di previdenza complementare per i lavoratori che non hanno un fondo di categoria si chiamerà Fondinps, sarà separato patrimonialmente, amministrativamente e contabilmente e potrà articolare i propri investimenti in più comparti. Gli aderenti potranno decidere di variare il comparto di destinazione dell'investimento ma "nel rispetto del periodo minimo di unanno di permanenza nel comparto". Il funzionamento di FondInpsé disciplinato da un apposito regolamento approvato dalla Covip. ANSA 31.1.2007

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